SOLDI di plastica…
L’abbiamo sempre considerata co-me qualcosa che una volta usata si deve gettare e non si può riutilizzare. Stiamo parlando degli oggetti di plastica, come le stoviglie monouso (piatti, bicchieri e posate), che rispondono a criteri di praticità e igiene soprattutto nella ristorazione fuori casa. Ma la realtà è un’altra: la plastica si può riciclare. Anzi riciclarla è un nostro dovere. La plastica è entrata nell’uso comune dell’uomo nel lontano 1915.
Il primo bicchiere di plastica fu utilizzato negli Stati Uniti. Oggi la plastica è praticamente presente in tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana: dagli imballaggi alle nostre tavole e persino nelle sale operatorie. La produzione, la trasformazione e i macchinari per la raccolta e il riciclo della plastica producono il 2,8% del Pil del nostro paese, contribuendo a rendere il nostro paese un po’ più ricco. Inoltre, esso produce 160.000 posti di lavoro.
Non va poi dimenticato che il riciclo della plastica permette di salvaguardare l’ambiente in cui viviamo noi e i nostri figli e di assicurare quindi all’umanità un futuro migliore.
Ma a che cosa può dare vita la plastica riciclata? Delle 769.000 tonnellate di plastica recuperata con la raccolta differenziata nel 2013, ben 414.000 tonnellate sono diventate mobili per la casa e l’arredo urbano, montature per occhiali, prodotti tessili, imballaggi e materiale per costruzioni e 322.000 tonnellate di energia. Con questi numeri non c’è motivo di sprecarla!
Il ciclo delle stoviglie monouso (piatti, bicchieri, posate) è un circolo virtuoso che parte dalla plastica e ritorna alla plastica. La plastica recuperata con la raccolta differenziata subisce la compattazione, la rigranulazione, la trasformazione e poi viene utilizzata per produrre nuovi oggetti.