GUARDA LA VITA CHE C’È IN TE!

By carmine arice
Pubblicato il 31 Maggio 2018

Qualche giorno fa un amico mi ha chiesto: “Come posso sapere se davvero Gesù è contento di me?”. La risposta a una domanda come questa è davvero difficile e impegnativa. Chi può dire di essere gradito al Signore senza timore di sbagliare! È altrettanto vero, però, che questa domanda è stato il dolce tormento di tutti i grandi santi che avevano come unico desiderio della loro vita quello di piacere a Dio. Pensiamo a san Gabriele dell’Addolorata, per esempio, e al suo fermo proposito di ricambiare l’amore di Cristo crocifisso vivendo con tutte le sue forze nella volontà di Dio e nell’oblazione di sé.

Quel giorno ho lasciato il nostro amico senza dare risposta, ma la domanda mi girava dentro sia per dovere pastorale, sia perché la sentivo importante anche per me stesso. Ma tornando a casa, dovendo preparare l’omelia per una veglia di preghiera, ho trovato la risposta nella Parola di Dio. San Paolo scrivendo ai cristiani della Galazia esorta: “Camminate secondo lo Spirito” (Gal 5,16) e, dopo aver ricordato alcune caratteristiche di una vita dissoluta, parla del frutto dello Spirito Santo elencando alcuni atteggiamenti virtuosi che manifestano l’opera della grazia nella vita del cristiano. Come dire: se Dio abita nel nostro cuore, necessariamente dovrebbe trovare il frutto dell’amore, della gioia, della pace, della benevolenza, della mitezza, della magnaminità, della bontà, della fedeltà e del dominio di sé!

Pensandoci su mi sono proprio convinto della cosa: ho preso carta e penna e ho scritto al mio interlocutore: “Caro amico, penso di poterti dire con una certa sicurezza che se ami e non vivi per te stesso, Dio abita il tuo cuore; se la gioia del dono rasserena la tua vita e quella degli altri, il Signore vive in te; se sei un uomo di pace e diffondi la pace e il perdono, certamente il buon Dio agisce in te; se hai il cuore grande, magnanime al punto che il fratello vi può abitare, tu sei amico di Dio; se vuoi sempre e solo il bene di chi incontri sul tuo cammino, sei un uomo libero e il Signore ti benedice; se la tua bontà genera amicizia e toglie agli altri il timore di avvicinarti, sei partecipe dello stile di vita che viene dal cielo, perché lui per primo si è avvicinato a noi; se la tua vita è fedele all’amore per Dio e per i fratelli anche quando costa fatica e a volte tocca pagare di persona, significa che hai conosciuto veramente Dio; se la mitezza colora la tua parola, riveste i tuoi atteggiamenti e segna i tuoi rapporti, allora hai proprio il cuore mite e umile di Cristo; se sei libero perché il tuo egoismo è dominato dall’amore e dalla grazia, allora davvero Dio è contento di te”.

Con una certa soddisfazione e convinto di avere trovato la risposta, stavo chiudendo la lettera quando mi sono fermato, l’ho riaperta e ho aggiunto ancora una frase: “Se avrai il coraggio di chiedere perdono e ricominciare a vivere così ogni volta che ti scoprirai incoerente e lontano da questo grande ideale, allora davvero il Signore è con te! Caro amico camminiamo insieme su questa strada e il mondo sarà più bello”. Ora la lettera è completa! L’ho chiusa e l’ho spedita!

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