Fumare o bere alcol rallenta la ripresa dei pazienti dopo una frattura. In particolare, il fumo si è dimostrato uno dei maggiori determinanti del rischio di cattiva evoluzione di una frattura, allontanando la guarigione nel 30 per cento di casi. A sostenerlo è un recente studio italiano, secondo il quale sulla consolidazione di una frattura, un processo lungo e complesso che è modulato da numerosi fattori di crescita cellulari, possono interferire eventi che la rallentano o la inibiscono completamente. Ogni anno si stima che circa novantamila fratture, specialmente di gamba e di avambraccio, tardino a guarire ed evolvano in pseudoartrosi. La fascia di popolazione più a rischio è costituita da giovani tra i 20 e i 45 anni con fratture esposte.
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