VADEMECUM PER LA VITA D’UFFICIO

lavorare bene e sentirsi meglio
By Antonio Andreucci
Pubblicato il 3 Aprile 2018

Fare il proprio lavoro e farlo con diligenza è un dovere, ma ciò non vuol dire che la mancanza di gratificazione debba mettere in discussione la vostra autostima personale

Prima di Fracchia rag.Ugo e del colleghi Renzo Silvio Filini,  c’era lui, Ignazio Travet, impiegato piemontese modesto, mal pagato e sacrificato sul posto di lavoro; un personaggio di Vittorio Besezio, protagonista della commedia Le miserie d’Monsù Travet (1863). L’unica differenza tra il celeberrimo Ugo e l’antesignano Ignazio consiste nel fatto che in ufficio quest’ultimo era diligente, l’esatto contrario del personaggio inventato da Paolo Villaggio. Per il resto, stesse frustrazioni e vessazioni, sia in ufficio sia famigliari, che li accompagnano per tutto il giorno.

Il lavoro è importante perché ci consente di guadagnarci di che vivere e assorbe almeno un terzo della nostra giornata. Però non sempre – alcuni direbbero “quasi mai” – ci dà quelle soddisfazioni o quella serenità necessarie perché sia una parte piacevole della nostra esistenza. Se il vostro capo è come il Megadirettore Galattico Duca Conte Maria Rita Vittorio Balabam, che vi schiavizza senza mai degnarvi di una ratificazione, se i vostri colleghi somigliano all’acidula signorina Silvani o allo spocchioso e arrivista Calboni geometra Luciano, se la vita d’ufficio vi sta lentamente soffocando, siete certamente sull’orlo di una crisi di nervi, anticamera della disperazione. Urge, quindi, intervenire per lavorare bene e sentirsi meglio.

Fare il proprio lavoro e farlo con diligenza è un dovere, ma ciò non vuol dire che la mancanza di gratificazione debba mettere in discussione la vostra autostima personale. Date sempre il meglio e se a volte commettete errori, non crucciatevi, perché, come si suol dire, l’importante è avere la coscienza a posto.

Come gestire le critiche. Se il capo o i colleghi sono inclini alle critiche, non disperate. Ci sono critiche che nascono dall’invidia di non saper fare lo stesso buon lavoro che qualcun altro invece ha fatto, e in questo caso lasciateli pure parlare. Però ci sono pure critiche che, seppur manifestate nel modo sbagliato, sono giustificate e possono portarvi, a seguito di riflessioni, a migliorarvi nel lavoro e nel modo di agire in generale. Meditate e non siate permalosi.

Pranzare in ufficio consente di risparmiare tempo e denaro, ma almeno una volta a settimana è d’obbligo uscire. Questo vi permetterà di cambiare aria e fare due passi per distrarre la mente dalle pressioni lavorative ed inoltre vi farà conoscere i colleghi sotto un’altra veste, quella della quotidianità. Unica regola, a tavola non si parla di lavoro.

Tra le regole principali per poter sopravvivere in ufficio, riuscire a dire no qualche volta è quella fondamentale. Dire sempre sì ad ogni richiesta, non è solo sintomo di disponibilità e cortesia, ma può rappresentare un’arma a vostro sfavore. Chiunque potrebbe approfittarsi della vostra generosità rischiando di sovraccaricarvi. Fare troppo e in poco tempo significa lavorare male. Organizzate bene la vostra giornata lavorativa.

Anticipare le richieste. Studiare bene il capo ufficio, entrare in sintonia con lui e capire esattamente quali sono le sue esigenze e il suo modo di lavorare, sarà sicuramente favorevole. Una volta inquadrato l’obiettivo, sarete capaci di anticipare le sue richieste in modo da avere la massima visibilità ed emergere nel vostro operato.

Chiedere aiuto e saper delegare. Levatevi dalla testa che essere abili sul lavoro significa fare tutto da soli. Avere autonomia e saper organizzare bene il proprio tempo è fondamentale, ma saper chiedere aiuto fa sicuramente la differenza. Individuare i vostri punti di debolezza e farvi supportare da chi è più abile di voi in certe mansioni, è indice di intelligenza e di grande maturità professionale. Inoltre, prediligete i lavori che vi piacciono e in cui siete particolarmente ferrati, cercando di delegare quello che invece vi riesce meno bene. Saper lavorare in team significa anche riconoscere i propri limiti ed esaltare le attitudini altrui.

Evitare i gruppetti. Pranzare, prendere il caffè e scambiare due chiacchiere sempre con gli stessi colleghi non è un bene. Non è possibile piacere a tutti e soprattutto è naturale legare con i colleghi più simili al proprio modo di ragionare, ma può in alcuni casi diventare alienante. Cercate di conoscere tutti i colleghi e di scambiare informazioni lavorative e non con più persone possibili. Solamente la conoscenza e lo scambio aiutano a migliorare se stessi.

Lavorare con passione. Qualcuno ha detto “fai quello che ti piace e non lavorerai un giorno nella tua vita”, e questo è fondamentale: deve diventare un vero e proprio mantra da ripetersi ogni giorno. Cercate di fare un lavoro che vi piace, che vi dia soddisfazione e che vi faccia sentire appagati, solo così renderete al meglio.

Concedersi delle pause. Anche se siete oberati e se la mole di lavoro è impressionante, cercate sempre di prendervi 10 minuti di pausa ogni due ore. Bevete un caffè, scambiate due parole con i colleghi o semplicemente uscite a prendere un po’ d’aria. Concedersi delle pause durante la giornata lavorativa vi aiuterà nel recupero della concentrazione e vi farà schiarire le idee.

Trovare l’equilibrio. È necessario cercare di comprendere quali sono le proprie difficoltà e trovare delle possibili soluzioni per risolverle, in molti casi basta imparare a gestire bene i carichi in modo da non caricarsi troppo un giorno per poi rimanere scoperti quello successivo, aiuterà anche a rispettare gli orari prefissati, in quanto possibile.

Assumere una posizione corretta. Quando si è seduti alla scrivania bisogna assumere una posizione adatta: bisogna mantenere in asse la parte inferiore della schiena, appoggiare i piedi sul pavimento e avere gli avambracci paralleli al pavimento quando si utilizza la tastiera del computer. L’attenzione ad assumere una corretta postura ogni giorno aiuta a rendere la posizione automatica e salvaguarda la salute

Infine, ricordatevi sempre che il lavoro è una parte importante, ma che la vita, le emozioni e gli affetti sono fuori dall’ufficio. Non permettete mai ai problemi di lavoro di intaccare la vostra sfera privata e viceversa. In questo modo riuscirete sempre a mantenere la serenità giusta per lavorare bene e vivere ancora meglio.

Se tutto questo non dovesse bastare, prendetela con filosofia. Ricordate che ogni mese ha il suo “27”, cioè il giorno di paga. Consolatevi con quello e il resto fatevelo scivolare addosso.

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