UNA CASA SENZA DISCRIMINAZIONI

IL PROGETTO AMAR
By Marta Rossi
Pubblicato il 3 Ottobre 2014

L’OBIETTIVO GENERALE È CONTRIBUIRE ALL’INTEGRAZIONE SOCIOECONOMICA DEI MIGRANTI E PROMUOVERE LA CONVIVENZA PACIFICA FRA SOCIETÀ DI ACCOGLIENZA E COLLETTIVITÀ STRANIERE ATTRAVERSO LA CREAZIONE DI UN’AGENZIA FINALIZZATA ALL’EROGAZIONE DI UN SERVIZIO DI MEDIAZIONE SOCIALE IN AMBITO ABITATIVO   C’è Amir che ha bisogno di un posto dove stare ma non sa da dove cominciare. Oppure Anisah, che deve capire come funziona un condominio (dove peraltro non è proprio vista bene). Oppure Hasan, che vorrebbe tentare di trovare una casetta per conto suo, ora che lavora, seppur saltuariamente, in una pizzeria. Sono tanti gli stranieri che nel nostro paese cercano un alloggio, una sistemazione e che, per questo, si trovano davanti un muro invalicabile di burocrazia, pregiudizi e diffidenza. A Roma, per accompagnare i cittadini stranieri in questo percorso, il progetto Amar – Agenzia di Mediazione Abitativa di Roma – finanziato dal Fondo Europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi e gestito da Programma integra in partnership con il dipartimento Politiche sociali, sussidiarietà e salute di Roma Capitale, con le associazioni Oasi e Spirit Romanesc, hanno articolato un’attività che per una prima fase è andata avanti 10 mesi, e che per la seconda parte è partita alla metà di luglio. L’obiettivo generale del progetto è stato quello di contribuire all’integrazione socioeconomica dei migranti e promuovere la convivenza pacifica fra società di accoglienza e collettività straniere attraverso la creazione di un’agenzia finalizzata all’erogazione di un servizio di mediazione sociale in ambito abitativo. L’intervento si è rivolto a tutti quei cittadini stranieri che incontrano difficoltà di accesso all’abitazione a causa di diffidenze, pregiudizi e atteggiamenti discriminatori.

Per la prima fase, dal 1 settembre 2013 al 30 giugno 2014 sono state coinvolte 218 persone tra cittadini di paesi terzi, amministratori di condominio che operano in contesti multietnici, assistenti sociali e mediatori interculturali, tre agenzie di mediazione socio-abitativa e sono partiti10 corsi di formazione, oltre alla proposta di un tavolo cittadino sulla questione abitativa dei migranti presenti a Roma.

L’agenzia abitativa – aperta nel municipio 7 con due filiali nel 2° e 3° municipio – ha dato una mano a 75 cittadini di paesi terzi, accompagnandoli nella ricerca della casa, dall’appuntamento con l’agenzia immobiliare all’assistenza legale e fino alla consulenza sul microcredito. Nel rapporto finale della prima parte del progetto, si legge come dalla valutazione sia emerso che la mediazione sociale rappresenta un efficace strumento per contrastare le risposte pregiudiziali di proprietari e agenti immobiliari. Le soluzioni trovate, il sostegno offerto e la rete di collaborazione creata con le agenzie immobiliari confermano come Terzo settore e mondo profit possono trovare percorsi di collaborazione a forte impatto sociale.

I dieci corsi di formazione attivati hanno coinvolto 128 persone, tra le quali 40 cittadini stranieri e 33 amministratori di condominio: Migranti e denaro: uso consapevole dei servizi bancari e gestione responsabile del risparmio, Le regole di convivenza nei contesti condominiali e la comunicazione interculturale e Corso di formazione per amministratori di condominio sulla comunicazione interculturale sono stati quelli più frequentati e apprezzati soprattutto dagli amministratori di condominio sempre più spesso alle prese con palazzine multietniche e multiculturali.  Dall’esperienza della formazione, sono nate anche due guide (per chi abita a Roma, sono disponibili gratuitamente  al centro cittadino per le migrazioni, l’asilo e l’integrazione sociale, sede di Programma integra, in via Assisi, 41): Guida multilingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, russo, arabo) con i temi trattati nei corsi di formazione sulle regole di convivenza nei contesti condominiali, sulla comunicazione interculturale, su accesso al credito e gestione del risparmio e Guida con i temi trattati nei corsi per amministratori di condominio sui temi della mediazione sociale in ambito condominiale e la comunicazione interculturale.

Per poter aiutare gli stranieri a inserirsi nel tessuto sociale della città, è stato necessario fare ricorso a una rete di agenzie immobiliari, amministratori di condomini – per una prima fase – assistenti sociali  e organizzazioni che operano nel terzo settore – per la seconda parte – e, infine, all’assistenza legale anche tramite associazioni che tutelano gli affittuari. Inoltre, il progetto ha previsto la richiesta della costituzione di un tavolo cittadino sulla questione abitativa dei migranti presenti nella capitale: prima di prendere delle decisioni a livello istituzionale, è necessario avere in mano dei dati che raccontino la realtà. Per questo, il tavolo si è proposto come supporto attraverso la raccolta, l’analisi e la diffusione di dati e informazioni utili a comprendere i fabbisogni di servizi abitativi della popolazione migrante presente sul territorio e gli ostacoli economici, sociali e culturali che incontrano nel cercare di affittare o di acquistare un’abitazione.

Sempre tramite il tavolo, l’obiettivo è quello di promuovere una maggiore consapevolezza riguardo l’accesso alla casa e le condizioni abitative dei migranti nella città di Roma e assicurare il collegamento tra le autorità locali, i servizi territoriali e la società civile.

E in continuità con il progetto Amar – Agenzia di mediazione abitativa di Roma, da metà luglio è partito il servizio di mediazione sociale in ambito abitativo. Si rivolge a migranti, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale che hanno incontrato difficoltà nell’accesso all’alloggio oppure sono state vittime di discriminazione nell’accesso alla casa.

Il servizio di mediazione sociale in ambito abitativo fornisce assistenza nella verifica dei requisiti di affitto (reddito, contratto di lavoro); contatto con la rete di agenzie immobiliari e/o agenti immobiliari che collaborano con Programma integra; accompagnamento nella visione dell’alloggio e organizzazione di incontri di mediazione sociale con gli agenti immobiliari e i proprietari degli alloggi; sostegno nelle pratiche amministrative e contrattuali; orientamento ai servizi del territorio; orientamento al credito e al microcredito per necessità familiari (per caparra, arredamento); organizzazione di incontri di mediazione sociale nei contesti condominiali di arrivo.

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