CONOSCERLI PER DIFENDERSI MEGLIO      

By Bruno Scarano
Pubblicato il 31 Marzo 2016

Questa volta parliamo di un groviglio di acronimi e sigle in inglese che rende ancora più complicato capire la crisi bancaria. Proviamo a spiegarli per meglio districarci fra Abs, bad loans e direttive europee.

ABS

(Asset backed securities) sono strumenti finanziari, emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione, del tutto simili alle normali obbligazioni; come queste, infatti, pagano al detentore una serie di cedole a scadenze prefissate per un ammontare determinato sulla base di tassi di interesse fissi o variabili.

AUTORITÀ DI VIGILANZA

È un organo che vigila sulle banche per la stabilità finanziaria e la tutela del risparmio. Questo compito, tradizionalmente apparteneva alla Banca d’Italia, dal 2015 è stato assunto dalla Banca Centrale Europea (Bce) per le banche maggiori, lasciando all’istituto di via Nazionale la vigilanza sulle banche di minori dimensioni.

BAD BANK

È la soluzione adottata da altri paesi europei a partire dalla Spagna, per liberare i bilanci delle banche da crediti in sofferenze, come ad esempio i prestiti erogati e non rimborsati dai clienti. Creando una società appositamente costituita, cui si cede il portafoglio dei prestiti più rischiosi che saranno poi rivenduti sul mercato. In pratica è quello che si è fatto con i crediti deteriorati delle banche fallite. Ovvero come la Banca delle Marche, Etruria Lazio, Carife e CariChieti.

GOOD BANK

Si tratta di una nuova banca ripulita dagli attivi tossici ceduti. Al momento le quattro good bank sono le nuove CariChieti, CariFerrara, Banca Etruria e Banca Marche.

BRRD

È la direttiva europea del 2014, entrata in vigore da quest’anno. Prevede che i fondi pubblici possano essere impiegati per ristrutturare una banca solo dopo il bail-in.

BAIL-IN

È un salvataggio dall’interno, vale a dire una ristrutturazione della banca che non fa ricorso ai fondi pubblici, ma coinvolge nelle perdite gli azionisti, poi obbligazionisti e infine i depositi oltre i 100.000 euro.

BAIL-OUT

È il salvataggio delle banche fatto dall’esterno, normalmente con i soldi pubblici, come in Spagna prima della direttiva Brrd.

BOND SUBORDINATI

In generale, tutte le obbligazioni subordinate comportano un rischio di perdita del capitale e degli interessi superiore a quello delle obbligazioni senior (non subordinate). In caso di fallimento o di dissesto, la perdita che può subire l’investitore è sempre elevata e molto spesso tendente al 100% del capitale investito, poiché vengono privilegiati gli altri creditori e il cuscinetto di capitale proprio destinato ad attenuare le perdite dei finanziatori è piuttosto limitato. In particolare, il rischio di credito è elevatissimo per le obbligazioni di tipo Tier 1 e per alcuni Upper Tier 2, che possono prevedere la cancellazione delle cedole e di parte del capitale, senza che si debba giungere ad una vera e propria insolvenza dell’emittente.

CARTOLARIZZAZIONE

In inglese securitization, è l’operazione attraverso cui la banca cede i prestiti in sofferenza a una società-veicolo (nel meccanismo concordato fra Ue e Italia ve ne sarà una per ciascuna banca) che a sua volta emette obbligazioni chiamate asset-backed securities (Abs) garantite da quei prestiti (sottostante): cede indietro alla banca un valore immediato, debitamente scontato, a fronte del flusso futuro di redditi atteso dal recupero parziale di quei prestiti.

CREDITI DETERIORATI

E SOFFERENZE

I primi sono i prestiti, emessi dalle banche a famiglie e imprese, non rimborsati: per l’Italia 350 miliardi di euro. Al suo interno crediti incagliati, scaduti e ristrutturati sono i meno deteriorati. Quelli in sofferenza sono i più problematici da recuperare, infatti tecnicamente inesigibili: sono i prestiti che il provvedimento del governo mira a smaltire dai bilanci bancari, in Italia hanno superato i 200 miliardi.

GARANZIA PUBBLICA

Per facilitare l’incontro fra domanda e offerta delle cartolarizzazioni di prestiti sul mercato, ad un prezzo digeribile per i bilanci delle banche che vorranno aderire, ci sarà una garanzia statale. Che però avrà un prezzo che, come d’accordo con Bruxelles, sarà di mercato, e cioè calcolato prendendo come riferimento i prezzi dei credit-default swap (contratti di assicurazione dal rischio di default, il cui costo è proporzionale alla rischiosità) degli emittenti italiani con un livello di rischio corrispondente a quello dei titoli garantiti.

SENIOR, JUNIOR E MEZZANINE

Sono le varie tranches in cui verranno suddivisi quei titoli Abs, pacchetti omogenei che hanno per sottostante prestiti con una gradazione diversa di rischiosità. Il Tesoro, attraverso la garanzia pubblica di cartolarizzazione delle sofferenze bancarie (Gacs), garantirà solo i titoli senior, i meno rischiosi. Questa minore rischiosità è garantita dal fatto che i primi titoli ad assorbire le perdite saranno quelli junior e a seguire i mezzanine, che si trovano in una posizione intermedia.

TIER Secondo gli accordi di Basilea, il patrimonio delle banche può essere distinto in due classi (Tier): una “classe principale (Tier1) composta dal capitale azionario e riserve di bilancio provenienti da utili non distribuiti al netto delle imposte, e una “classe supplementare” composta da elementi aggiuntivi. Dalla componente principale vanno poi dedotti alcuni elementi come l’avviamento.     scaranobruno7@gmail.com

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