CHE STRANE PAROLE…

By Bruno Scarano
Pubblicato il 26 Aprile 2019

Il regolamento europeo 1286, del 26 novembre 2014 ha introdotto regole comuni relative ai documenti contenti le informazioni per i prodotti d’investimento ai clienti al dettaglio e assicurativi preassemblati. Pertanto è bene conoscere il significato di alcuni acronimi, che dovremo fare i conti quando siamo alla presa con gli investimenti. Essi sono Priips, Kid e Manufacturer.  

L’acronimo Priips (Packaged retail investment and insurance-based investment products) comprende i seguenti prodotti:

4fondi comuni di investimento;

4strumenti finanziari strutturati;

4derivati;

4depositi strutturati;

4prodotti di investimento assicurativi con scadenza o valore di riscatto ad esempio le polizze index e unit-linked.

Con l’acronimo Manufacturer s’intendono tutti gli emittenti, le case prodotto quali i gestori dei fondi e le imprese di assicurazione. Sono a carico del manufacturer,  quello di redigere e pubblicare sul proprio sito internet il documento Kid. Il prospetto deve essere scritto in modo chiaro e comprensivo, con l’obbligo di apportare modifiche e aggiornamenti relativamente ai Priips commercializzati nel territorio italiano.

Il Kid (Key information document) ovvero il documento che contiene le informazioni chiave sul prodotto Priip cui fa riferimento. In altre parole, si tratta di un documento rispondente a standard europei a sé stante chiaramente separato dalla documentazione commerciale, pur costituendo parte integrante della documentazione precontrattuale, già prevista per ciascuna tipologia di prodotto. Il Kid deve essere, infatti, messo a disposizione, anche attraverso il sito internet del manufacturer prima che gli investitori retail siano vincolati da qualsiasi contratto o offerta relativa al Priip. Deve avere queste caratteristiche: essere strutturato e scritto in modo conciso in caratteri di dimensione leggibile anche al fine di agevolare comparabilità delle informazioni tra prodotti diversi. Deve inoltre essere formulato con chiarezza e scritto in un linguaggio non tecnico e uno stile tale da facilitare la comprensione delle informazioni agli investitori non esperti in materia. Il Kid ha dunque l’obiettivo di aiutare gli investitori a comprendere e raffrontare le caratteristiche, i rischi, i costi e i rendimenti dei prodotti finanziari destinati a clienti retail. Questo documento è composto di sette sezioni e non è a carattere promozionale, per cui molto utile per l’investitore che vuole ricevere informazioni complete sul prodotto, conosciamo da vicino le sezioni:

Prima sezione Riporta le informazioni identificative del prodotto e del manufacturer, nonché una descrizione delle sue caratteristiche principali, tra le quali i suoi obiettivi, la durata, nonché informazioni sul tipo di investitore a cui è destinato.

Seconda sezione Descrive i rischi e il potenziale rendimento del prodotto, che dipende da quattro scenari: scenario favorevole, scenario moderato, sfavorevole e scenario di stress.

Terza sezione Contiene informazioni su eventuali tutele e garanzie a favore dell’investitore, e se del caso di quali garanzie si tratti, nel caso di default del manufacturer del prodotto.

Quarta sezione Riporta i costi totali del prodotto, l’andamento dei costi nel tempo, nonché l’impatto totale dei costi sul possibile rendimento dell’investimento, calcolato su uno degli scenari di riferimento. Vi è, infatti, una tabella riassume i costi totali del prodotto suddividendoli in costi una tantum, costi ricorrenti e oneri accessori.

Quinta sezione Fornisce informazioni su eventuali periodi di ripensamento o di cancellazione previsti dal prodotto, nonché sul periodo minimo di detenzione raccomandato o richiesto. Viene precisato anche se sia possibile o meno disinvestire anticipatamente, a quali condizioni, e le relative conseguenze, oltre all’indicazione degli eventuali costi di investimento.

Sesta sezione Vengono trattate le informazioni sulle modalità di presentazione di reclami riguardanti il prodotto.

Settima sezione Riguarda eventuali documenti aggiuntivi, esclusa la documentazione pubblicitaria, in fase precontrattuale o post contrattuale.

Il regolamento non si applica invece sui prodotti assicurativi non vita, ad esempio gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, la malattia, l’incendio, eccetera. Uno dei principali obiettivi del regolamento Priips è l’eliminazione della disparità di trattamento, in passato riscontrabile a livello UE per i prodotti oggi compresi nella nuova nozione di Priip, riguardo alle informazioni fornite alla clientela. In caso di violazione del regolamento sono previste sanzioni, come il divieto o la sospensione della commercializzazione del prodotto (Priip), oltre ad avere un richiamo pubblico dalla Consob.

Comments are closed.