RICCHI, FAMOSI E TUTT’ALTRO CHE SCEMI

By Fabrizio Cerri
Pubblicato il 26 Febbraio 2021

Rocco Commisso e Thomas DiBenedetto, Dan Friedkin e James Pallotta, Li Yonghong e il Suning Holdings Group (dell’imprenditore cinese Zhang Jindong). E poi ancora Joey Saputo, Joe Tacopina, Erick Thohir… Americani, italoamericani, cinesi, indonesiani. Ne è passata, e tanta, di acqua sotto i ponti dell’italico calciare da quando i presidenti (italiani) delle società di calcio erano apostrofati dal presidente del Coni, Onesti, con l’irrituale e icastico “ricchi scemi” in quanto rei a suo giudizio di sperperare quattrini senza soverchio criterio. Erano, naturalmente, “ricchi”, ma forse non erano tanto “scemi” se con le loro attività imprenditoriali contribuivano al successo complessivo del sistema Italia, si era nel pieno del boom anni sessanta, Moratti padre e Agnelli l’Avvocato, Enrico Befani (primo scudetto della Fiorentina) e il commendatore Borghi, dominus e “inventore” dell’Ignis Varese, soprannominato “quant-el-custa” dalla domanda che era solito rivolgere al collega imprenditore al tavolo della trattativa per l’acquisizione del cartellino di qualche talento calcistico-sportivo, o supposto tale. Di quei presidenti si son perse naturalmente le tracce, anche se alcuni discendenti ne stanno ripercorrendo le strade, con criteri ovviamente diversi per la forma e per la sostanza. È cambiato il mondo, da allora. È in conseguenza cambiato anche il calcio, non solo in Italia, paese che tuttavia sembra ancora attirare, attrarre, calamitare gli interessi di chi vede in questo “gioco” (che poi tanto “gioco” non è, o per lo meno non lo è più…) un non secondario scenario imprenditorial-economico. Di cui quell’elenco di nomi del nostro incipit ne ha proposto un assaggio. E che ci facciano quegli imprenditori stranieri nelle partecipazioni azionarie, nei CdA, nel board delle varie società non è certo un mistero: fanno, o cercano di fare, i propri interessi, di cui il calcio – ecco perché non è più soltanto uno sport o un “gioco” -, è il pretesto, la molla, la cartina di tornasole.

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