IL MONDO CHE VORREMMO

By Pierino DiEugenio
Pubblicato il 3 Settembre 2013

Mentre PAPA FRANCESCO spopolava in Brasile per la GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ osannato sulla spiaggia di Copacabana da 3milioni di giovani, in una piccola stanza dell’Opera Santa Teresa, a Ravenna, si spegneva placidamente il cardinale Ersilio Tonini. Novantanove anni vissuti in sobrietà da prete, vescovo e cardinale. Ma anche da forbito e schietto giornalista, grande comunicatore reso ancor più popolare dai suoi frequenti passaggi in tv quando, come si dice, bucava lo schermo. Nessuno più di lui ha saputo indicare alla chiesa come parlare al mondo d’oggi. Memora-bile il racconto dei dieci comandamenti con Enzo Biagi che lui, abituato a non scendere a compromessi in fatto di verità e libertà, difese a viso aperto denunciando il famigerato “editto bulgaro” comminato contro il famoso giornalista da Silvio Berlusconi.

Perché non sembri irriverente l’accostamento di Tonini al pontefice, mi basta riportare una semplice testimonianza postata online da un lettore su famigliacristiana.it: “Quando feci la cresima io, arrivò un vescovo in Mercedes con l’autista; quando la fece mia figlia, arrivò il vescovo Ersilio Tonini con la sua Fiat Uno bianca”. Rivedo mentalmente papa Francesco sull’utilitaria lungo le vie di Rio de Janeiro, stretto nell’abbraccio della folla in delirio. Superfluo ogni commento.

Ho conosciuto abbastanza bene Tonini, non tanto per affinità di mestiere quanto per frequentazione personale, e ne conservo affettuosa memoria. Tra l’altro, due volte è venuto anche a infiammare i giovani della Tendopoli accampati intorno al santuario per il loro annuale meeting. La sua parola sonora e tagliente scendeva al cuore come pioggia sulla maggese battuta dalla calura. Avvertiva i giovani: “La vostra generazione avrà una enorme responsabilità, la gestazione dell’umanità. Voi dovete prepararvi a un mondo dove la monoappartenenza sarà sostituita dalla pluriappartenenza. Avete il compito di superare il passato e ragionare per un mondo che si dilata”.

Per tutta la lunga vita ha cercato Dio e raccontato a chiunque come farlo. Con il suo esempio e la sua parola ha consolato credenti e non credenti. Un uomo che ha cercato in tutti i modi di rendere almeno un poco migliore questo nostro sbrecciato mondo. E scusate se è poco. Persone come Francesco ed Ersilio Tonini. Per una chiesa, una società, un mondo che vorremmo.

PS. Quando questo numero de L’Eco arriverà nelle vostre case, al santuario avremo già celebrato il centenario della rivista. Ma mentre scrivo fervono gli ultimi preparativi, è già pronto il libro-catalogo con cento opere pittoriche dell’artista Flora Chiaverini corredate dalla biografia di san Gabriele. Un autentico gioiello da custodire gelosamente almeno fino al prossimo centenario. Alle pagine 10 e 75 tutti i dettagli e modalità per l’acquisto.

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