IL MIO PARROCO RIFIUTA INTERNET…

By Luciano Temperilli
Pubblicato il 2 Giugno 2014

Salve, sono un giovane del nord e ho una domanda da porle. Mi scuso anticipatamente se la giudicherà stupida, banale o addirittura antistorica, ma da alcuni mesi mi sta dentro come un tarlo. Premetto che sono cattolico, frequento con assiduità la parrocchia e mi ritengo sufficientemente preparato per ciò che riguarda internet e la rete. Il nostro parroco, tra l’altro di mezza età, non vuole però saperne di aprirsi a questo mondo. Dice che si tratta di una mania, di una moda, addirittura un divertimento pericoloso. Ho provato a fargli capire come ormai il computer e quindi internet faccia parte della nostra civiltà e come anche l’evangelizzazione possa trovarci giovamento. Lui, però, in maniera decisa e anche contrariata mi ha risposto che evangelizzare è testimoniare, cioè incontrarsi, parlarsi, vivere insieme e non, invece, comunicare per mezzo di una macchina… Lei che ne pensa? Io lo trovo assurdo. A mio avviso l’evangelizzazione la si può fare in mille modi e attraverso i vari siti cattolici si ricevono tanti messaggi, da chi ad esempio domanda aiuto per capire meglio la sua vocazione a chi cerca informazioni per impegnarsi nel volontariato. Credo che facendo muro, come fa il nostro parroco, la chiesa rischi di allontanarsi sempre più dal mondo e dalle persone che lo popolano. Filippo

Col papa che twitta diventa difficile la posizione del tuo parroco! L’evangelizzazione, da san Pietro sino all’invenzione della radio, avveniva (e avviene) attraverso l’annuncio del predicatore, del missionario. Dopo e attorno a questo annuncio si formava e si forma la comunità che attraverso la parola, i sacramenti e la vita concreta testimonia una novità di vita generata dalla fede nella risurrezione del Signore. L’annuncio veniva supportato, anche qui dagli apostoli fino ai giorni nostri, dalla scrittura e dalla stampa. C’è quindi l’annuncio che diventa testimonianza e una testimonianza che diventa annuncio in una circolarità perfetta di comunicazione. Mentre la comunità è relazione l’annunzio è la buona notizia che viene proclamata. E qualunque cosa aiuti questa proclamazione è una cosa buona: la stampa, la radio, la televisione e… internet.

Così come non basta una bella predica a fare un cristiano, o un buon libro a fare un credente, o una trasmissione televisiva a fare un praticante così non è sufficiente un sito in internet, o facebook o qualunque altro social a entrare nella fede. In realtà non è sufficiente neanche una testimonianza. Tutte queste cose sono occasioni, stimoli, interrogativi, spinte a interrogarsi sul senso della vita e quindi possono fare da preludio alla fede. Questa scatta quando si incontra Cristo: cioè quando l’annuncio porta ad accettare Gesù come il Signore della propria vita, il volto umano del Dio salvatore. Da qui sorge e si genera il cammino della fede che porta alla fraternità come relazione e alla vita eterna come speranza di realizzazione donata a ciascuno e a tutti in Gesù crocifisso e risorto.

Qui si potrebbe ripetere quanto dice Paolo apostolo riguardo ai carismi. Ognuno ha un dono, ciascuno esprima questo dono secondo la sua personalità. Dal manovale all’ingegnere, dal predicatore al poeta, dall’artista al politico; insomma chiunque è toccato dalla grazia troverà il suo modo di rendere testimonianza al vangelo. L’importante è rendersi conto, sempre secondo lo stile di Paolo, che bisogna annunciare Cristo sia nelle occasioni opportune che quelle non opportune perché, suggerisce papa Francesco, “se qualcuno ha raccolto questo amore che gli ridona il senso della vita, come può contenere il desiderio di comunicarlo agli altri?”. Inoltre, dice sempre papa Francesco, “ogni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del vangelo spuntano nuove strade, metodi creativi, altre forme di espressione, segni più eloquenti, parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale”. Insomma Cristo è sempre più nuovo e rivoluzionario rispetti agli “schemi” in cui pretendiamo di imprigionarlo! È la “buona notizia” che viene annunciata e ogni strumento è utile perché questa perenne novità giunga alla mente e al cuore di tutti. E anche internet allora!

temperlu@libero.it

 

Comments are closed.