GIOCHI IN EMERGENZA

Il cronista avrebbe dovuto ufficializzare anche la notizia della preparazione finale degli atleti in prossimità della celebrazione dei Giochi Olimpici in calendario a Tokyo in estate. Ma questo evento per la pandemia si svolgerà invece nel 2021, se tutto andrà per il verso giusto. Il primo ministro del Giappone, Shinzo Abe, ha anticipato la decisione con un discorso alla tv nazionale Nhk, subito dopo confermata dal Comitato Olimpico Internazionale: “I Giochi della XXXII Olimpiade saranno riprogrammati dopo il 2020, ma non oltre l’estate 2021, per salvaguardare la salute degli atleti e di tutta la comunità internazionale. Manterranno il nome di Giochi olimpici e paralimpici Tokyo 2020”. La fiamma olimpica rimarrà in Giappone.

La scelta del Cio è stata senza dubbio sofferta, ancorché inevitabile vista l’emergenza in corso per la pandemia di Covid-19. Tra le cause che hanno spinto diversi comitati olimpici a premere per questa decisione, anche l’impossibilità di completare entro il mese di luglio i tanti tornei di qualificazione ancora in corso in diverse discipline. Tra gli atleti c’è chi si è detto contrariato, come Federica Pellegrini, che ha dovuto riprogrammare tutta la preparazione, e chi invece, Zanardi e Tortu tra questi, ha approvato la del resto inevitabile decisione: “È la scelta giusta – ha detto il velocista, – la salute prima di tutto. Per qualsiasi atleta pensare di non poter gareggiare nella più prestigiosa delle competizioni non è certamente una buona notizia, ma considerata la gravità della situazione sanitaria a livello mondiale, non si poteva fare altrimenti”.