Sui sentieri delle Alpi ci si imbatte in circa mezzo chilo di rifiuti ogni chilometro. Questo dato allarmante è fornito da uno studio del European Research Institute, progetto CleanAlp, durato due anni ed effettuato su 488,08 Km e realizzato attraverso la citizen science, attività di ricerca scientifica dove tutti possono partecipare sotto la supervisione di un esperto. Tra il pattume abbandonato dagli escursionisti: fazzoletti di carta, mozziconi di sigaretta e soprattutto confezioni per alimenti (bottiglie, contenitori di succhi, confezioni di panini, cioccolata e caramelle), anche risalenti agli anni 70. Oltre a essere un oltraggio alla bellezza di luoghi che dovrebbero essere incontaminati e conseguente danno al turismo, le Alpi peraltro già colpite dai mutamenti climatici, forniscono acqua, energia, materie prime e cibo. Inoltre rappresentano una risorsa importante per le colline e pianure sottostanti (agricoltura e industria). Dai comportamenti non improntati alla sostenibilità ambientale riverberi negativi su tutte le nazioni dell’arco alpino, oltre all’Italia, Francia, Svizzera, Germania, Austria e Slovenia.
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