Situazione tra luci e ombre. Bene: l’utilizzo delle energie rinnovabili, raccolta differenziata, agricoltura bio, diminuzione PM 2,10 nell’aria. Male: emissioni gas serra, PM10 avvelena ancora l’aria delle città, consumo suolo, trattamento rifiuti speciali. Trend stabile: azioni per contrastare i cambiamenti climatici, riduzione quantità totale rifiuti urbani rispetto agli obiettivi 2030, riduzione rumore (leggero miglioramento), superficie aree protette è al 21,7%, obiettivo UE 2030 è 30%. Trend non definibile: stato chimico delle acque di fiumi, laghi e acque sotterranee, qualità buona mediamente tra il 69-78%, non buona tra il 11-13%, non classificata tra 9 e 20%. Riscontrati miglioramenti rispetto all’ultima rilevazione e riduzione dei corpi idrici non classificati.
I dati, che hanno il limite di riferirsi al 2021, riportati nel “Rapporto Snpa” (Sistema nazionale per la protezione ambientale) pubblicato dall’Ispra, evidenziano una situazione che negli anni è migliorata in alcuni comparti e quindi in linea con gli obiettivi europei dello sviluppo sostenibile, ma anche problematicità che accennano lentamente a evolversi o peggio non ancora affrontate.