UN TESORO NASCOSTO
Composto da più di 6 milioni di ettari, più di un quinto del territorio nazionale con la potenzialità di tagliare 2,2 milioni di tonnellate di CO² (il 7% dell’obiettivo previsto dal protocollo di Kyoto) e l’opportunità di valorizzate una superficie al punto di moltiplicare per 5 i campi biologici; è un bene comune custodito per conto dell’Unione Europea denominato Rete natura 2000. È stata tracciata una mappa dei luoghi in cui ci sono colture tipiche da salvaguardare, specie animali e vegetali a rischio, paesaggi da tutelare. Per sfruttare questa grande opportunità il Cts assieme Coldiretti, Ispra, Comunità ambiente e Regione Lombardia hanno lanciato Fa.re.na.it (Fare natura in Italia). Il progetto intende far conoscere a chi vive e lavora nelle aree protette dell’Europa che esiste la possibilità concreta di creare attività che producano reddito anche in presenza di vincoli per la tutela della natura. Questo è possibile nel momento in cui si riconosce il valore ambientale ed economico dell’agricoltura sostenibile. Occorre però uno snellimento della burocrazia e pieno utilizzo della nuova Pac, il piano europeo di aiuti, e questo è un compito che dovrà essere svolto dalle regioni, ma la capacità della Rete natura di autopromuoversi sarà basilare.