UN PASSO AVANTI

By Gabriele Cingolani
Pubblicato il 31 Agosto 2022

Nel mondo occidentale è in corso un generale affievolimento nella pratica della fede. La spinta in avanti voluta da papa Francesco, dunque, sarà possibile solo camminando insieme, fosse pure a ritmo più lento, anche se il tempo oggi corre veloce

È tempo che facciamo un passo avanti, un passo in più” va ripetendo papa Francesco negli incontri con i fedeli. Con la fine dell’estate riprende piena attività anche nella vita delle parrocchie e della Chiesa in tutte le articolazioni. Ma non basta riprendere il passo. Il Papa chiede ai credenti, appunto, un passo in più nella pratica e nella testimonianza della fede. Nel mondo occidentale è in corso un generale affievolimento nella pratica della fede. In Italia lo vediamo ogni giorno dalla disaffezione dei cristiani alla pratica della fede. Vi sono diverse spiegazioni del fenomeno, compreso il modo in cui svolgiamo le nostre celebrazioni della fede, ma è comunque preoccupante.

Alla fine il passo in più l’ha imposto lui stesso, il papa, convocando non solo i vescovi ma tutti i battezzati in un sinodo sul modo di camminare della chiesa nel mondo. Ma ai primi movimenti è emerso che il cammino procede a velocità diverse e anche su livelli diversi, specialmente tra il clero e il laicato. E quando le strade e i ritmi sono diversi si rischia di inciampare o di non incontrarsi.

Per la dottrina cattolica ripresentata dal Concilio Vaticano II, i laici sono i battezzati che formano la chiesa popolo di Dio e corpo di Cristo. Al suo interno, il clero sono i consacrati al servizio della santificazione dei battezzati, e i membri della vita religiosa testimoniano la forza trasformante della pratica del Vangelo; insieme circa il sei per cento. Quindi i laici sono attorno al novantaquattro per cento. In questa proporzione la contrapposizione tra Chiesa clericale e Chiesa laicale è improponibile, ed è anche rischioso accentuarne la distinzione. Eppure nella mentalità corrente, specialmente esterna alla chiesa, non solo se ne vede la differenza, ma spesso se ne segnala o inventa anche la conflittualità.

La Chiesa è la comunità dei battezzati, quindi prevalentemente laicale. Il fatto che nella chiesa c’è una gerarchia, le cui dimensioni hanno avuto eccessivo sviluppo, ha portato alla conclusione che la chiesa è la gerarchia. Ma il servizio ad essa attribuito dal Signore è di guida, magistero e santificazione dei fedeli, e non è detto che debba essere costituita solo dal clero, perché gli aspetti amministrativi possono essere svolti dai laici, come ha chiarito di recente papa Francesco nel documento per la riforma della curia romana.

Sempre secondo la corrente dottrina cattolica, i laici sono chiamati a testimoniare la fede nell’ambito della vita sociale, come la famiglia, il mondo del lavoro, gli spazi dell’impegno professionale e quelli della politica, dell’economia, della cura del creato, eccetera. Mentre compito del clero è l’annuncio esplicito del Vangelo, l’amministrazione dei sacramenti, la formazione e la guida alla preghiera, specialmente liturgica, centrata sull’Eucaristia domenicale. Ma questa impostazione non può essere vissuta in modo esclusivo, altrimenti allarga il fossato. Ai laici le cose del mondo, al clero le cose di Chiesa, così i laici capiranno sempre meno la Chiesa, e il clero sarà sempre più lontano dal mondo.

All’interno di questo tema c’è quello della presenza della donna. C’è voluto un intervento del diritto canonico nel 1994 per stabilire che il termine laici include le donne, e un documento di papa Francesco nel 2021 per ammettere ufficialmente le donne ai ministeri del lettorato e dell’accolitato. Fra le preoccupazioni pastorali di questo periodo vi è che in molti paesi cristiani le donne, da sempre zoccolo duro nella pratica e nella trasmissione della fede, stanno abbandonando la Chiesa, anche a un tasso più elevato degli uomini. Il mondo femminile dimostra insofferenza dinanzi a decisioni imposte da un clero solo maschile, incapace di dialogo e di coinvolgimento.

La spinta in avanti voluta da papa Francesco sarà possibile solo camminando insieme, fosse pure a ritmo più lento, anche se il tempo oggi corre veloce.

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