SCATTANO LE DOPPIE SANZIONI

By Bruno Scarano
Pubblicato il 1 Giugno 2022

Alla luce degli obiettivi prefissati dal Pnrr, saranno anticipate a giugno alcune scadenze programmate per il prossimo gennaio 2023. Ricordiamo che, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che permette l’accesso ai fondi stanziati con il Next Generation Eu, è un progetto dell’Unione Europea che nasce per fronteggiare la crisi economica post pandemia di Covid, la più grave crisi che si ricordi dal dopo guerra. Per assolvere a tutti gli impegni presi con l’Ue, il governo Draghi ha stilato un nuovo decreto che copre un’ampia gamma di temi nei suoi 41 punti. Nel documento è prevista anche una nuova destinazione ai fondi del Pnrr risparmiati, vincolati però a rimanere all’interno dello stesso obiettivo globale.

Vediamo allora da vicino cosa prevede il nuovo decreto nella lotta all’evasione fiscale e per il lavoro nero.

Le misure contemplano la nascita di un portale unico nazionale del sommerso che condividerà le banche dati di Inps, Inail e Ispettorato nazionale del lavoro, rendendo più agili e immediati gli accertamenti, attraverso controlli incrociati delle informazioni. Allo stesso tempo, sono stati aboliti gli esoneri per la fatturazione elettronica e la trasmissione telematica delle fatture. In questo pacchetto di misura, vi è il provvedimento destinato a fare più discutere: le multe che partiranno per molti esercenti e liberi professionisti in merito ai mancati pagamenti digitali. Queste categorie sono tenute ad adeguarsi in fretta, perché il provvedimento scatta entro la fine di giugno. Nello specifico, all’interno del decreto-legge Pnrr2, sono previste sanzioni pecuniarie per tutti gli esercenti, le imprese e i liberi professionisti – sono compresi, tra gli altri, i medici e chi offre servizi di trasporto, quindi i tassisti – che non accettano i pagamenti con il bancomat e con le carte di credito.

Diciamo pure, che queste categorie hanno avuto tutto il tempo per adeguarsi, in quanto l’obbligo di dotarsi del terminale Pos è stato introdotto già nel 2013, con il governo tecnico Mario Monti ma non tutti si erano allineati. Le sanzioni, inizialmente stabilite a partire dal 1° gennaio 2023, sono state anticipate al 30 giugno 2022. Per la mancata accettazione di un pagamento digitale di qualsiasi importo, dunque, già da questa estate scatteranno le multe da 30 euro a cui va aggiunta una maggiorazione del 4% del valore della transazione rifiutata. Tuttavia, non è ancora chiaro chi si occuperà delle sanzioni. Secondo quanto è emerso finora, dovrà essere il cliente a segnalare alle forze dell’ordine l’avvenuto illecito davanti al rifiuto del pagamento con la carta di credito o il bancomat. Proprio per questo ci sono forti dubbi sull’efficacia di questo sistema nella lotta all’uso del contante e all’evasione.

Scatteranno invece da parte del fisco i controlli sui furbetti che non emettono lo scontrino fiscale anche con il pagamento effettuato con il Pos. Gli incassi giornalieri degli esercizi commerciali derivanti dall’uso delle carte saranno trasmessi direttamente all’Agenzia delle Entrate, che poi incrocerà i dati con quelli dei registratori di cassa. Se gli scontrini presenteranno cifre inferiori agli incassi Pos scatteranno le multe. scaranobruno7@gmail.com

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