RICOMINCIAMO…

Con la finanziaria 2021
By Fabrizio Quarchioni
Pubblicato il 29 Gennaio 2021

La prima occasione per iniziare a immaginare una rinascita è rappresentata dalla legge finanziaria e di bilancio, che stabilisce i filoni di intervento principali su cui puntare. Oltre 240 articoli per approcciare un nuovo inizio

Si spera che il 2021 sia l’anno della rinascita per tutta l’umanità. Il bisesto 2020, anno funesto (e il 2 febbraio è stato anche palindromo), ha proiettato il mondo intero verso una catastrofe pandemica di enormi proporzioni rivoluzionando il modo di vivere e di lavorare di tutti. Ora bisogna ricominciare un po’ da capo su tante cose. In Italia la prima occasione per iniziare a immaginare una rinascita è rappresentata dalla legge finanziaria e di bilancio, che stabilisce i filoni di intervento principali su cui puntare per il 2021. Oltre 240 articoli per approcciare un nuovo inizio.

Vediamo come, analizzando in particolare le misure messe in campo in materia di lavoro.

Al fine di sostenere l’occupazione femminile è previsto l’esonero contributivo al 100% nel limite di 6.000 euro annui per le assunzioni che comportino un incremento occupazionale netto rapportato ai lavoratori mediamente occupati nei 12 mesi precedenti.

Sempre sul versante dell’occupazione giovanile, nelle regioni del Sud (Abruzzo compreso) varrà un anno in più (4 e non 3 come nel resto del Paese) la decontribuzione totale (100%), per l’assunzione di lavoratori con meno di 36 anni.

Viene concessa una nuova proroga della Cassa integrazione Covid per un massimo di 12 settimane, nonché della Cassa integrazione straordinaria per cessazione, finalizzata alla gestione degli esuberi di personale, per un massimo di 12 mesi. In tema di blocco dei licenziamenti, la misura viene prorogata ulteriormente fino al 31 marzo 2021. Sono esclusi dalla proroga i casi di cessazione di attività, fallimento o accordo aziendale con i sindacati più rappresentativi a livello nazionale sugli esodi incentivati.

In merito al cuneo fiscale viene confermata la stabilizzazione del taglio del cuneo fiscale anche per i redditi da lavoro dipendente compresi tra 28.000 e 40.000 euro, che altrimenti sarebbe terminato a fine anno scorso.

Viene rinnovato per due anni il bonus investimenti, ovvero un credito d’imposta graduato in base alla dimensione aziendale: 45% per le piccole imprese; 35% per le medie; del 25% per le grandi.

Sul versante dei contratti a termine, fino al 31 marzo 2021 viene confermata la deroga al Decreto Dignità dando modo così di rinnovare o prorogare, per un massimo di 12 mesi e per una sola volta, senza l’indicazione delle causali.

Vengono rinnovate le possibilità di pensionamento anticipato denominate Ape sociale e Opzione donna.

Prorogato anche l’assegno di natalità, erogato mensilmente per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021. Il bonus viene versato alle famiglie fino a quando il bambino non compia un anno. L’importo viene definito in base all’Isee e varia comunque tra 80 e 160 euro.

La misura dovrebbe essere, poi, assorbita dall’assegno unico per i figli, per il quale nella manovra viene indicato un incremento della dotazione di 3 miliardi. L’assegno unico per i figli non partirà prima di luglio prossimo per cui si è deciso di anticipare con il bonus bebè un assegno mensile per coloro che nasceranno già nei primi mesi dell’anno.

Tra le ultime novità, nella nuova manovra finanziaria si prevedono 2.800 assunzioni al Sud per un migliore uso dei fondi europei nelle regioni interessate, ovvero Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Mo-lise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

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