QUEL CANTICO RIVOLUZIONARIO
Fra Mille e cento e Mille e duecento, accade qualcosa di prodigioso. Nel cuore dell’Italia, Francesco, un ragazzo semplice e realista, figlio di un mercante e abituato al contatto con la gente comune, inizia a rivolgersi a Dio nel dialetto umbro, anziché in latino, ed a predicare in volgare. Esplode, intorno al 1224, un razzo di luce nella notte, il “Cantico delle creature”, una composizione ritmica, alla maniera dei salmi biblici. Tale testo, ricco di latinismi e non esente da influssi toscani e francesi, costituisce lo scritto poetico più antico della letteratura italiana di cui si conosca l’autore. I critici […]
Puoi leggere tutto l'articolo sull'edizione cartacea dell'ECO di San Gabriele