LE DONAZIONI DI DENARO

By Bruno Scarano
Pubblicato il 1 Ottobre 2023

In questo numero parliamo di un argomento molto sentito ma poco chiaro ai contribuenti: la donazione in denaro. A sgombrare il campo e dissipare ogni dubbio ci ha pensato il Codice Civile con l’articolo 769, il quale definisce così la donazione: “La donazione è il contratto col quale, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l’altra, disponendo a favore di questa di un suo diritto o assumendo verso la stessa un’obbligazione”. Una delle forme più utilizzate è la donazione in denaro: per spirito di liberalità viene trasferito del denaro da un soggetto all’altro. Uno dei casi più frequenti è quello di vedere dei genitori regalare del denaro ai propri figli. La donazione, tuttavia, può avere come destinatari anche soggetti terzi, che possono essere delle associazioni o degli enti. In questi casi è sempre obbligatorio recarsi da un notaio, che provveda a certificare l’effettiva donazione. Infatti, l’articolo 782 del C.C. prevede che la donazione debba essere fatta attraverso un atto pubblico. È quindi obbligatorio recarsi da un notaio alla presenza di due testimoni. Questi devono essere capaci di agire e non devono trarre alcun interesse o vantaggio dalla donazione. Nel caso invece la donazione sia di modico valore, l’articolo 783 del C.C. prevede che non sia necessario un atto pubblico.

La dichiarazione dei redditi

Nella maggior parte dei casi una donazione in denaro risulta essere di modico valore, l’importante è che vi sia il tracciamento dell’operazione effettuata, da giustificare il trasferimento del denaro. La cosa da sapere è che le donazioni non costituiscono un reddito assoggettabile ai fini Irpef. Questo significa che non devono essere inserite all’interno della dichiarazione dei redditi. A questo punto è necessario fare una distinzione tra le donazioni di modico valore e quelle che richiedono la redazione di un atto pubblico alla presenza di un notaio con due testimoni. Nel primo caso esse non sono tassabili, per le seconde risultano essere potenzialmente imponibili ed è necessario pagarvi le tasse sopra.

Donazioni, le imposte da pagare

Come abbiamo accennato in precedenza nel caso in cui ci si trovi davanti ad una donazione importante è necessario effettuarla alla presenza di un notaio. Sotto il profilo fiscale è necessario verificare le disposizioni che riguardano direttamente l’imposta di donazione, che è condizionata direttamente dal valore del bene donato e dal grado di parentela che lega i soggetti coinvolti. Ma vediamo quali sono le imposte da pagare:

  • Quando i soggetti coinvolti sono i coniugi o dei parenti in linea diretta, come genitori, figli, i rispettivi ascendenti e discendenti in linea retta, anche quando sono stati adottati, la legge prevede una franchigia di 1.000.000 euro e un’aliquota del 4%;

  • Tra fratelli e sorelle la franchigia è di 100.000 euro e l’aliquota è al 6%;

  • Gli altri parenti fino al quarto grado in linea retta e gli affini in linea collaterale fino al terzo grado: non c’è alcuna franchigia e l’aliquota è pari al 6%;

  • Per gli altri soggetti non c’è franchigia e l’aliquota è all’8%;

  • Per le persone portatrici di handicap la franchigia è pari a 1.500.000 euro mentre l’aliquota è al 4%, 6% o 8% in base al grado di parentela.

Le donazioni non soggette ad alcuna imposta

In alcuni casi le donazioni non sono sottoposte ad alcun obbligo fiscale e non è necessario pagare alcuna tassa. In questa categoria rientrano:

  • Le donazioni di modico valore, che possono coinvolgere i passaggi di denaro o di altri beni mobili. Il modico valore viene determinato direttamente dalle condizioni economiche del donante;

  • Eeventuali spese di mantenimento, abbigliamento, educazione o matrimonio;

  • Eventuali donazioni di aziende o rami di aziende, quote sociali o azioni, nel momento in cui vengono effettuate a favore dei figli, del coniuge o dei genitori;

  • Veicoli iscritti al Pra.

Come funzionano le donazioni indirette

Particolare attenzione deve essere posta alle cosiddette donazioni indirette. Quest’ultime sono degli atti che producono gli effetti propri di una donazione, benché non siano delle vere e proprie donazioni sotto l’aspetto tecnico. La donazione indiretta è, in estrema sintesi, quell’operazione eseguita nei confronti di un soggetto che serve a dotare quest’ultimo della disponibilità economica per acquistare un bene. I casi più frequenti sono i seguenti:

  • I genitori che acquistano un appartamento al figlio;

  • Un genitore che paga un qualsiasi debito di un figlio;

  • I nonni che versano una determinata somma di denaro sul conto del nipote. Ovviamente l’importo non è di modico valore.

La donazione indiretta avviene nel momento in cui c’è un arricchimento del beneficiario e un connesso impoverimento del disponente, senza che sia stata stipulata una donazione formale.

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