Medici internisti, troppi farmaci agli anziani può risultare dannoso. L’allungamento della vita, rileva la Simi (Società Italiana di Medicina Interna), porta con sé varie conseguenze, come la comparsa di patologie croniche, che spesso si associano in uno stesso paziente. A volte, per il bene del paziente, è necessario sfoltire la cosiddetta “polifarmacia”, che indica il prendere più di 5-6 medicine al giorno, condizione comune in almeno i due terzi degli anziani, e attuare il “Deprescribing” (de-prescrivere). Alcuni studi hanno evidenziato infatti il fenomeno della polipharmacy e le sue ricadute: a rischio di effetti indesiderati sono soprattutto le persone con una ridotta funzionalità renale. De-prescrivere le molecole farmacologiche è una attività che l’internista deve fare in tutti i pazienti, ma soprattutto negli anziani.
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