IMMAGINETTA E POLVERE ACCANTO AL CUSCINO
Sono Grazia, teramana, sono la madre di Thomas, un piccolo guerriero sempre con il sorriso in volto, nato il 16 settembre 2021. Lui è il mio secondogenito, dopo una gravidanza voluta e desiderata, 9 mesi nei quali il mio stato di salute era ottimo, senza alcun tipo di fastidio, 9 mesi durante cui al bambino non è stato diagnosticato nulla. Ero felice, due figli, 30 anni festeggiati a casa e mai avrei immaginato che Thomas il 21 settembre 2021 si sarebbe sentito male: colorito violaceo, sudava freddo, respirava male. Il papà quella mattina era fuori casa e con me c’era mia madre che mi stava dando una mano con i bambini. Decidemmo di chiamare il pediatra il quale ci consigliò di andare immediatamente al pronto soccorso.
Dall’ospedale di Sant’Omero (TE) andammo d’urgenza in elisoccorso a Pescara e da lì in ambulanza al “Bambino Gesù” di Roma, dove Thomas è stato ricoverato dalla notte del 22 settembre fino al 16 novembre per una cardiopatia congenita complessa, causata da un canale chiuso da riaprire, una vena aorta da ricostruire, due fori molto grandi da chiudere e da un lato sinistro del cuore poco più piccolo della norma.
Thomas ha affrontato due interventi al cuore e un’infezione. Io e mio marito eravamo sempre vicini a lui. Tutti i nostri cari ci hanno aiutato e ci sono stati vicini in quei due mesi. Il tempo passava lentamente e la paura di perdere nostro figlio era tanta. Nella mia famiglia siamo tutti devoti di san Gabriele e mia madre, durante la nostra permanenza a Roma, si era recata presso il santuario dove aveva acquistato per il bambino un piccolo angelo custode e si era fatta anche dare un’immaginetta del santo e la polvere del sepolcro. Io misi tutti questi oggetti vicino al cuscino di Thomas e in quella settimana lui cominciò a migliorare. Il 16 novembre 2021 Thomas finalmente fu dimesso dall’ospedale. Tornato a casa, non doveva più assumere farmaci e iniziava a prendere peso.
Grazie al reparto di terapia intensiva Cardiochirurgica, al reparto di Cardiologia dell’ospedale romano e all’intercessione di san Gabriele, mio figlio, dopo quasi due mesi, ci fu restituito sano e salvo. Il 14 maggio Thomas è stato battezzato al santuario di San Gabriele, proprio nella cameretta dove morì il santo. Tutti noi abbiamo vissuto quella giornata con immensa felicità e riconoscenza al nostro santo per aver salvato il nostro piccolo, grande guerriero.