PIÙ ARMI CHE SOLDATI…
Bollettino numero 3. Al momento di mandare in stampa questa pagina siamo al 120 esimo giorno di guerra. Morti, profughi, sfollati e distruzioni segnano numeri sempre più drammatici. Giusto per dare un senso al tutto, annotiamo il triste elenco fornito recentemente dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani: 10.094 vittime civili dall’inizio dell’invasione russa, di cui 4.509morti e 5.585 feriti. Tra gli uccisi si registrano 1.747 uomini, 1.166 donne, 124ragazze e 129 ragazzi, oltre a 41 bambini e 1.302 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto. A queste cifre già sconvolgenti si devono aggiungere le morti tra i militari le cui stime, ovviamente approssimative, parlano complessivamente di oltre 50 mila vittime. Per quanto concerne i rifugiati, gli ucraini che hanno lasciato il Paese sono oltre 6,8 milioni, mentre gli sfollati sono più di 8 milioni. Chiudiamo questo triste elenco con i danni causati dalla guerra: al momento superano i 600 miliardi di dollari.
Con un simile scenario funesto, dunque, la domanda, è sempre la stessa: ha ancora senso seguitare a inviare armi all’Ucraina con lo scopo di arrivare alla pace? Quale manuale militare o politico contempla un’idiozia del genere? Quale prospettiva può avere questa guerra? Forse che la Russia alzi bandiera bianca senza “portare nulla a casa”? Fantasia pura. E pericolosissima.
Il presidente Usa, Joe Biden, dopo una telefonata a Zelensky, recentemente ha annunciato altri aiuti militari per un miliardo di dollari. Ovviamente, per non essere da meno, ci mancherebbe altro…, il ministro della Difesa britannico Ben Wallace ha subito annunciato l’invio da parte di Londra di lanciarazzi a lunga gittata di tipo Glmrs. E la Germania, che fa, resta a guardare? Che non si dica neanche per scherzo…, ecco pronti tre sistemi di lanciarazzi multipli Mars II. Anche in questo caso, giusto per dare un numero alle parole, a oggi gli alleati occidentali hanno già fornito a Kiev armi per un valore di 8 miliardi di dollari, circa 66.000 tonnellate…
Ma di quale pace parliamo, dunque, con queste montagne di armi? Di quale pace parliamo se il primo a non averne traccia è il cuore dell’uomo? Ma veramente si ritiene che armando l’Ucraina si arrivi alla pace? Una follia assoluta. Seguitando con questi numeri, tra poco in Ucraina ci saranno più armi che soldati. A quel punto cosa farà l’Occidente, inizierà a inviare anche le truppe in modo da aprile le porte a un conflitto mondiale?
Altra domanda: Perché chi auspica la pace e condanna l’invio di armi dev’essere etichettato come putiniano? Che razza di connessione c’è? Il termine pacifista, e cioè il rifiuto della guerra, risale al 1905, e non credo che in quell’anno fosse già nato Putin…
E ancora: Perché in un Paese che si definisce civile e democratico chi rifiuta la guerra e l’invio di armi merita di finire sulle prime pagine dei giornali con tanto di foto segnaletica? Perché il Copasir, organo che esercita il controllo parlamentare sull’operato dei servizi segreti italiani, a differenza degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e di molti altri stati della Nato che xrendono pubblica l’entità degli aiuti militari inviati in Ucraina, tiene segreto l’elenco di armi ed equipaggiamenti che l’Italia fornisce?
Il presidente francese Emmanuel Macron, recentemente, ha dichiarato che l’Ucraina non avrà mai pace se l’obiettivo finale del conflitto nel Paese è “schiacciare la Russia. Se si fa così, non si otterrà mai una pace negoziata”.