IL TEMPO DELLA RIPARTENZA

By Fabrizio Cerri
Pubblicato il 30 Settembre 2020

“Non si tratta di un manuale in senso stretto, ma di un libretto di istruzioni per il mondo dello sport. Non è un trattato di teologia, ma un vademecum che accompagna chi ama lo sport”. In questi termini monsignor Melchor Sánchez de Toca, sottosegretario del Pontificio consiglio della cultura, ha tratteggiato, presentandolo alla stampa, Mettersi in gioco, un agile volumetto edito dalla Libreria Editrice Vaticana – dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, con il patrocinio di Athletica Vaticana, che si inserisce nel progetto di beneficenza We Run Together lanciato dal pontefice in maggio.

Mettersi in gioco raccoglie i pensieri di papa Francesco sullo sport selezionati tra i discorsi rivolti agli atleti nelle più svariate occasioni. A fare da prefazione alle parole del santo padre le testimonianze di Francesco Totti, di Tegla Loroupe, responsabile del Team dei rifugiati del Comitato olimpico internazionale, e di Alex Zanardi che ha inviato il suo contributo poco prima del grave incidente che lo ha colpito.

Lo sport, a causa della pandemia, cambia nelle modalità ma non nei valori. “Il papa, all’inizio dell’asta di beneficenza We Run Together, proprio perché non si poteva fare il meeting che era stato convocato, ha detto una cosa importante: “Anche se non si può correre con le gambe, si può correre con il cuore. Anche se certe modalità di sport sono in questo momento precluse (lo sport con il pubblico sugli spalti, le corse popolari…) i valori rimangono. E sono quelli che fanno dello sport la realtà che tutti noi amiamo, che ha una capacità di ispirazione a dare il meglio di sé, e un potenziale inclusivo: integrare persone con diverse provenienze e culture, con disabilità. Lo sport fa questo piccolo miracolo: i ragazzi che non si capiscono quando parlano, quando giocano insieme si capiscono alla perfezione”.

Mettersi in gioco è stato presentato proprio a 60 anni dalle Olimpiadi di Roma. Alla vigilia dell’inaugurazione di quel grandioso, indimenticabile evento, Giovanni XXIII, come certo si ricorderà, invitò gli atleti, che incontrò a San Pietro per impartire loro la benedizione, a essere modesti nella vittoria e tenaci nelle difficoltà. “C’è – conclude monsignor Sanchez – una grandissima continuità nei papi sullo sport, da San Pio X in poi. In questo periodo ricordiamo le Olimpiadi di Roma e la stupenda conclusione con Abebe Bikila che vinse la maratona correndo scalzo. Segna per noi il tempo della ripartenza, così come lo è questo libretto molto semplice di Papa Francesco: pillole, vitamine, integratori morali per ricominciare”.

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