IL MERCATO DEL LAVORO DIVENTA… SMART

Piani di potenziamento dei servizi all’impiego
By Fabrizio Quarchioni
Pubblicato il 2 Gennaio 2022

Il decreto definisce nello specifico le attività finanziabili. Oltre all’adeguamento strumentale e infrastrutturale delle sedi dei Cpi e allo sviluppo del Sistema informativo unitario del lavoro, si punterà sulla formazione degli operatori in uno scenario normativo che ne ha accresciuto funzioni e compiti

Dopo l’ennesima riforma istituzionale che ha portato i Centri per l’Impiego, nella stragrande maggioranza dei casi, sotto la guida delle regioni (come ad esempio in Abruzzo), è arrivato il tempo di declinare in concreto un vero e proprio Piano di Potenziamento dei Centri stessi, che possa perseguire tre fondamentali linee guida:

1. Dare piena e nuova attuazione ai servizi dedicati all’incrocio tra domanda e offerta di lavoro;

2. Indirizzare le politiche di formazione e aggiornamento professionale con l’intento di favorire quanto più possibile l’avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro reale;

3. Snellire le procedure amministrative per rendere i servizi all’impiego molto più accessibili e fruibili dal vasto pubblico, anche a distanza.

Accanto a ciò, risulta necessario razionalizzare le varie banche dati utilizzate dal sistema in generale (Sil, Anpal, Borsa Lavoro, Inps, eccetera) progettando una nuova piattaforma unificata, almeno, su base regionale. In sintesi il processo dovrebbe prevedere le seguenti fasi:

– Progettazione della nuova banca dati unificata della piattaforma Sistema Informativo Lavoro;

– Mappatura delle strutture dati esistenti e delle relazioni tra esse;

– Validazione e bonifica dei dati presenti nelle attuali banche dati;

– Migrazione dei dati dalle varie banche dati oggi esistenti nel nuovo database unico con validazione finale.

Attraverso tale piattaforma unica regionale sarà possibile scambiare più facilmente i dati con il nodo nazionale, il quale mantiene l’informazione centralizzata per tutto il territorio italiano. Inoltre sarà possibile tenere traccia sui sistemi regionali dell’intero percorso fatto dal cittadino presso qualsiasi Cpi. Il servizio, così informatizzato e implementato, consentirà di raccogliere maggiori informazioni sulla situazione di transizione in cui si trova l’utente e di identificare la tipologia di supporto di cui necessita: strategie e azioni da intraprendere, canali da attivare per la ricerca di lavoro.

Tali informazioni, inoltre, inserite nel sistema, serviranno a valutare la condizione personale e lavorativa dell’utente e a elaborare il suo profilo di occupabilità, a partire da uno specifico indice di profilazione qualitativa, così da rendere più efficaci le attività orientative e più adeguato il percorso per l’inserimento del cittadino nel mercato del lavoro.

L’indice di profilazione qualitativa è espresso da un valore compreso tra 1 (meno occupabile) e 5 (più facilmente occupabile): esso viene attribuito dall’operatore in seguito al colloquio di orientamento di base.

Per quanto attiene, infine, la necessità di ampliare il portafoglio di servizi e certificazioni da offrire in modo smart, a distanza, anche attraverso dispositivi mobili remoti, accedendo via internet ai portali web o attraverso apposita app per smartphone, se ne possono identificare, a titolo esemplificativo, già alcuni di forte rilevanza e necessità:

– Attestato di disoccupazione;

– Modello C2 storico lavorativo;

– Scheda anagrafica e professionale;

– Attestato convalida Did (dichiarazione immediata disponibilità);

– Patto di servizio personalizzato.

Insomma, anche in questo campo è auspicabile la nascita, a breve, di una nuova era migliore.

Per quesiti, pareri e approfondimenti: fquarch@tin.it

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