BONUS 110 PER CENTO
Ormai ne siamo tutti convinti: dall’attuale situazione economica del Paese, provocata da una pandemia perniciosa e problematica se ne deve uscire avendo in testa la realizzazione di un nuovo modello di sviluppo che non ripercorra più vecchie strade basate sullo sfruttamento del territorio, sul saccheggio delle risorse sempre più scarse e dell’inferire ferite profonde nel contesto ecologico del nostro Pianeta. Ecco, allora, che il cosiddetto Bonus 110% rappresenta, a mio avviso, una scelta estremamente positiva messa in campo dal governo per un nuovo modello di sviluppo del Paese che tutti auspichiamo.
Il Superbonus è un’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che fissa al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. E già si sta ragionando di estendere tali agevolazioni sino al 2024. Le nuove misure, inoltre, si aggiungono alle detrazioni previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, compresi quelli per la riduzione del rischio sismico e di riqualificazione energetica degli edifici. Tra le novità introdotte, è prevista una possibilità che noi riteniamo fondamentale: al posto della fruizione diretta della detrazione fiscale, si può optare per un contributo anticipato, sotto forma di sconto, dai fornitori dei beni o servizi o, meglio ancora, in alternativa, per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante. Insomma, chi vuole realizzare quegli interventi non sborsa neanche un euro. E sappiamo bene quanto, nel passato, l’anticipazione economica è risultato essere un potente freno. Il Superbonus si applica agli interventi effettuati, oltre ad altri: condomìni, persone fisiche che possiedono o detengono l’immobile oggetto dell’intervento e anche seconde case. Sono esclusi appartamenti o ville di lusso.
Gli interventi si dividono in due categorie ben precise: Interventi principali o trainanti. Il Bonus spetta in caso di interventi di isolamento termico sugli involucri degli edifici (il cosiddetto cappotto termico); per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, sia sulle parti comuni che sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti; gli interventi antisismici, la cui detrazione già prevista dal Sismabonus viene perciò elevata al 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Interventi aggiuntivi. Oltre agli interventi trainanti sopra elencati, rientrano nel Bonus anche le spese per quelli eseguiti insieme ad almeno uno degli interventi principali di isolamento termico, di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale o di riduzione del rischio sismico. Si tratta di interventi di efficientamento energetico, installazione di impianti solari, fotovoltaici e anche per infrastrutture per la ricarica di veicoli automobilistici elettrici. Natural-mente il consiglio che diamo ai nostri concittadini è che su una materia così rilevante e di evidente complessità, sia per una perfetta conoscenza della materia, sia per le agevolazioni da comprendere e per evitare possibili sanzioni, occorre affidarsi a imprese e tecnici esperti. Evitare assolutamente il fai da te.