VOGLIA DI VIVERE E VINCERE
In vista delle imminenti Paralimpiadi di Rio la formazione guidata dal commissario tecnico Mario Valentini si è ritrovata a Pineto per una settimana di allenamenti Alex Zanardi, 49enne bolognese doc, è un pilota automobilistico, ciclista su strada e conduttore televisivo. Comincia a correre su kart a 13 anni. Prosegue la sua carriera passando alla Formula 3 dove nel 1990 vince il campionato. Poi la Formula 3000 prima di approdare in Formula 1. Come pilota di Formula Cart vince le due stagioni successive. Nel 2001 rimane vittima di un incidente automobilistico in Germania in cui perde entrambe le gambe. Alex però non si arrende e con tenacia riprende a praticare sport e pilotare macchine da corsa, diventando campione italiano superturismo. Nel paraciclismo (handbike) conquista due medaglie d’oro ai Giochi paralimpici di Londra e cinque titoli ai campionati mondiali. In vista delle imminenti Paralimpiadi di Rio la nazionale di ciclismo paralimpico, guidata dal commissario tecnico Mario Valentini e con la stella Alex Zanardi, si è ritrovata in ritiro a Pineto, in provincia di Teramo. Una settimana di allenamenti e di incontri che ha coinvolto tanti appassionati e curiosi.
Una vera e propria festa dello sport, quello sano e genuino. La star dell’appuntamento è stata proprio l’atleta Alex Zanardi, al quale abbiamo chiesto come ha vissuto l’esperienza abruzzese: “Sono stati giorni molto belli, molto caldi, non soltanto perché provengo dalla nebbiosa e umida città di Padova, ma anche perché abbiamo ricevuto un’accoglienza che ha scaldato i nostri cuori. Mi auguro di poter tornare presto, la località è incantevole, le persone ancora meglio”. Tanti successi in una carriera intensa. Quale la vittoria più bella? “È logico che una persona competitiva ed esigente come me è sempre proiettata su quella che deve arrivare, su quella che sogna, piuttosto che su quella che ha già conseguito; la mia vittoria più grande è quella di essere riuscito a ritornare a vivere una vita nella quale mi sento soddisfatto a dispetto di quel che è accaduto, anzi quel che è accaduto ha rappresentato in definitiva una delle più grandi opportunità nella mia vita”. Al conduttore di Sfide, trasmissione televisiva in onda su RaiTre, chiediamo come affrontare le sfide della vita: “La passione è fondamentale, cercare di scorgere l’aspetto appassionante nelle cose che dobbiamo fare. Io sono riuscito ad appassionarmi anche al mio percorso riabilitativo, ho fatto squadra attorno a me e ho trovato persone meravigliose che mi hanno aiutato in quanto probabilmente hanno visto in me la voglia di fare il primo passo. Così come il mio incidente è diventata una grande opportunità, un ragazzo di oggi si può appassionare ai compiti di matematica o di letteratura, un adulto si può appassionare al proprio percorso professionale, trovando la motivazione per migliorare le relazioni con gli amici e i familiari”.
Zanardi, cosa consiglierebbe ai più giovani? “Non rassegnatevi e non mollate mai, credete in voi stessi e in ciò che si fa; l’orologio della vita va avanti e se passiamo troppo tempo a riflettere su come vorremmo fosse la nostra vita senza viverla fino in fondo rimarremo sempre fermi e insoddisfatti”. “Con la voglia di vincere, con la voglia di vivere”, come hanno scritto i ragazzi delle scuole salutando l’arrivo degli atleti della Nazionale di ciclismo.