Lo scorso 8 dicembre, solennità della Immacolata Concezione di Maria, padre Jesùs Maria Aristin Seco, passionista, è stato ordinato vescovo della diocesi di Yurimaguas (Perù) di cui, per volontà di papa Francesco, era stato nominato vicario apostolico lo scorso 8 luglio. La celebrazione è stata presieduta dal cardinale Pedro Ricardo Barreto Jimeno, arcivescovo metropolita di Huancayo e concelebrata, tra gli altri, da monsignor Miguel Cabrejos Vidarte presidente della Conferenza episcopale peruviana e latinoamericano, da monsignor Nicolas Girasoli, arcivescovo titolare di Egnazia Appula (BR), nunzio apostolico a Trinidad e a Tobago e delegato apostolico nelle Antille e da monsignor Raffael Alonso Escudero Lopez-Brea, prelato di Moyobamba.
Padre Jesùs Maria è nato il 25 settembre 1954 a Santa Cecilia del Arcor, Pallencia (Spagna). Ha studiato teologia all’università degli studi di Deusto di Bilbao, ha conseguito la Licenza in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma e successivamente ha ottenuto la Licenza in Psicologia Clinica all’Universidad Nacional de Educacion (Uned) di Madrid. Ha professato nella congregazione passionista il 14 aprile 1979 e, nello stesso anno, è stato consacrato sacerdote il 23 settembre.
Il nuovo vescovo passionista si è sempre speso a favore degli ultimi. Negli anni in cui è stato vicario parrocchiale a Dausto (1981-1984) ha creato un ostello per i senzatetto; da vicario episcopale regionale incaricato della pastorale rurale della prelatura di Moyobamba (Perù, 1948-1992) ha rischiato ripetutamente la vita per aver partecipato alla liberazione dei sequestrati dal Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru e promosso colture alternative a quelle della cocaina.
Dal 2007 ha ricoperto l’incarico di Segretario generale per le Missioni passioniste e di direttore dell’Ufficio di Giustizia e Pace e Integrità del Creato (JPIC) della congregazione passionista fino a quando, nel 2016 è stato nominato amministratore apostolico di Yurimaguas (Perù).
La vita di padre Jesús María Aristín Seco è una testimonianza del portare e proclamare la passione di Gesù Cristo a coloro che sono nel bisogno.
San Paolo della Croce, fondatore dei passionisti, la Vergine Immacolata e san Gabriele, lo accompagnino nel suo nuovo ministero al servizio della Chiesa.