RICAMBIO, SÌ. MA DA DOVE SI COMINCIA?

By Fabrizio Cerri
Pubblicato il 3 Dicembre 2016

 

L’accenno pur indiretto ai romanisti Salah e Dzeko, con riferimenti sostanzialmente identici ad Higuain e Dybala (Juventus) e ad Hamsik e Milic (Napoli), ci riporta alla mai sopita querelle tra calciatori stranieri e talenti nostrani, questi ultimi difesi a spada tratta dal ct della Nazionale Ventura: “Non è un momento straordinario dal punto di vista della qualità – ha detto commentando le convocazioni in vista del duplice confronto con Liechtenstein (qualificazioni mondiali) e Germania (amichevole) – ma stanno sbocciando tanti giovani e dobbiamo prenderne atto. Anche per via delle molte defezioni, sto accelerando il processo di ricambio generazionale”. Si tratta di un “largo ai giovani” (di casa nostra, vorremmo aggiungere) che non si può non condividere e che vorremmo applicato con il massimo dell’intensità. Tuttavia il calcio nel suo insieme non sembra aver l’intenzione di applicarlo, pensando piuttosto ai possibili utili finanziari. Cinesi per il Milan e il Palermo, indonesiani e cinesi per l’Inter, americani per la Roma: ci dicono nulla le notizie relative a questi nuovi proprietari delle squadre di calcio… italiane?

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