Sono Gian Pietro Colombo e vorrei far pubblicare la mia testimonianza. La mia famiglia (che vive a Pontelambro, Como) è abbonata a L’Eco da lunga data, a cominciare da mia madre Delia morta nel 1997. Voglio raccontare cosa mi successe nell’aprile del 2001. In quell’anno partecipavo a una corsa competitiva (eravamo circa 30mila podisti). Io iniziai a correre con fatica, ma al quinto chilometro cominciai a sentire dolori dalla parte del cuore. Più correvo e più i dolori aumentavano. Arrivato al sesto chilometro caddi a terra svenuto. Mi si era fermato il cuore ed ero quasi morto. Penso che in quei momenti san Gabriele si sia ricordato di me. Dietro di me correva anche un famoso cardiologo della zona. Quando mi vide quasi morto sull’asfalto, mi fece subito un massaggio cardiaco e il cuore ricominciò a battere. Dopo qualche minuto passava la Croce rossa con alcune persone che si erano sentite male e mi caricò. Fui portato all’ospedale e i medici del pronto soccorso mi dissero chiaramente: “Qualche santo ti ha protetto”. Io ho pensato che era stato sicuramente san Gabriele, di cui sono devoto fin da piccolo. Credo di essere vivo per miracolo. Ho 63 anni e ringrazio il caro santo per avermi aiutato in un momento così delicato per la mia vita.
