L’AEROPORTO COME FATTORE DI SVILUPPO PER L’ECONOMIA

Intesa tra Regioni anche per la Fano-Grosseto a quattro corsie
By Piergiorgio Severini
Pubblicato il 1 Marzo 2022

Al sorgere di un nuovo anno, quando anche a livello politico-amministrativo si esprimono desideri da realizzare, la parola ricorrente è: “Infrastrutture”. È un “refrain” che si ripete puntualmente ogni dodici mesi e che, logorato dal tempo, passa ormai inosservato. I progetti tanti ma le risposte arrivano con il contagocce. L’ultima, credibile perché documentabile, riguarda l’inserimento nella Legge del bilancio statale dell’aeroporto “Raffaello Sanzio” di Ancona tra quelli che potranno beneficiare della “continuità territoriale” (l’altro è Trieste), termine con il quale si garantiscono, attraverso la strumentazione legislativa, i servizi di trasporto a residenti in regioni disagiate. È, in sostanza, un servizio pubblico che rende possibile la deroga ai principi di libero mercato e della libera concorrenza affinché i trasporti possano essere fruibili a prescindere dall’effettiva redditività ottenibile da parte del vettore.

La compensazione per gli oneri di servizio pubblico viene assicurata da un contributo statale di 3,177 milioni, somma che sarà integrata dalla Regione per un analogo importo. Il contributo sarà annuale e per la durata di tre anni. L’intenzione è quella di attivare tre nuovi collegamenti nazionali con Roma, Mi-lano e Napoli, che si aggiungeranno a quelli in atto per Catania e Palermo e che, d’estate, vengono estesi a Cagliari ed Olbia. Con la Pasqua – Covid permettendo – dovrebbero entrare in attività le linee per Parigi (Vueling) e Bucarest (Wizz). Nell’intero anno sono operativi i voli verso Tirana (con due compagnie), il Belgio (Bruxelles), Monaco di Baviera, Cracovia (Polonia) e Londra. Voli stagionali sono quelli diretti a Barcellona e Dusseldorf. Mosca resta un’altra località da agganciare e non solo per fini turistici.

Lo scalo dorico viene visto, da uno studio condotto dall’università politecnica delle Marche, come un fattore di sviluppo per l’economia locale e, in base al modello di stima, il Sanzio, che occupa 475 addetti nel campus tra dipendenti diretti e imprese, potrebbe contare su un Pil regionale di oltre 115 milioni favorendo più di 1.800 posti di lavoro. “Tale valore – dice l’economista Valerio Tem-perini, responsabile dello studio – è ottenuto su parametri di attività pre-Covid, il 2019, con mezzo milione di passeggeri e settemila tonnellate di merci trasportate. Ipotizzando un incremento di duecentomila passeggeri e trentamila tonnellate per il cargo, il valore dell’impatto sul Pil e sull’occupazione potrebbe raddoppiare”. “Per raggiungere l’obiettivo – aggiunge il docente – occorrono nuove rotte e il rafforzamento di quelle esistenti a seguito anche della creazione di un polo logistico di Amazon nei pressi della struttura e maggiori collegamenti con il porto di Ancona, l’interporto, la ferrovia, l’autostrada e, in genere, con il territorio”.

Altro segnale positivo riguarda la viabilità e, in particolare, la superstrada Fano-Grosseto per il completamento della quale si sono espresse favorevolmente le tre regioni interessate, Marche, Umbria e Toscana. Un’arteria lunga 270 km per la quale l’intesa raggiunta prevede la sua realizzazione a quattro corsie anche per rispettare le direttive europee. Nelle Marche i tratti mancanti riguardano la seconda canna del traforo delle Guinza, in comune di Mercatello, sul Metauro e il tratto da Santo Stefano di Gaifa in comune di Urbino al confine con l’Umbria. L’anno in corso potrebbe essere decisivo per il completamento della Ancona-Perugia. Lavori sono attesi anche lungo la statale Salaria, da Ascoli Piceno a Roma, e per il completamento del raddoppio della linea ferroviaria Ancona-Roma. La Regione, infine, è impegnata nel ripristino delle linee interne ferroviarie oltre che sul fronte dell’alta velocità.

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