Lo scorso mese in questa rubrica facevo cenno ai Pokémon, convinto che fosse solo l’ossessione di una precisa generazione: i ragazzi nati negli anni 90, cresciuti a pane, nutella e Pikachu. Ma che attapirasse anche Gianni Morandi non me l’aspettavo proprio.
Il cantante, faccia da eterno bravo ragazzo, sul suo profilo Facebook mostra con aria sorridente il suo smartphone e scrive: “Ce l’ho fatta, sono imbattibile! Finalmente ieri sera ho catturato Dragonite, un Pokémon epico tra i più rari e forti del gioco!”.
Vabbe’ ognuno ha i suoi infantilismi, ne ho anch’io ma non li rivelo a nessuno neanche sotto tortura. Del resto Gesù, che se ne intendeva, non si dimostra uno sprovveduto quando ammonisce: “Se non vi convertite e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli”.
L’importane è avere sempre i piedi ben piantati per terra, come dice Rachele Risaliti, 21 anni, neo Miss Italia: “Non ho mai fatto cavolate, perché fin dalle elementari la mia vita è stata casa-scuola-allenamenti. Ho molto sofferto per la separazione dei miei genitori ma ora mi sono organizzata così: ho due case, vivo un giorno con la mamma a Firenze e l’altro con papà a Prato. Altra mazzata quando ho dovuto mollare la ginnastica ritmica per un problema al ginocchio. Sono super sportiva e per fortuna lo sport mi ha regalato la disciplina”.
Se parliamo di sport, il pensiero mi corre a un campione della vita, ad Alex Zanardi che ho visto piangere sulle note dell’inno di Mameli mentre ai Giochi paralimpici di Rio conquistava una dopo l’altra tre medaglie, due d’oro e una d’argento, ripetendo pari pari l’exploit di Londra 2012.
Sentir dire che “la vita è una meraviglia” da un campione di Formula1 che nel 2001 ha subito l’amputazione di entrambe le gambe in seguito a un tragico incidente in gara, è quantomeno sorprendente. Ancor più se il pilota dichiara che la sua disabilità non è un handicap ma una opportunità.
A 50 anni l’incredibile Zanardi non finisce di stupire:“Avrei ancora una quantità di progetti da realizzare. Non è presunzione, ma il desiderio di misurarsi con se stessi, il potere di un sogno, di un progetto, producono una benzina speciale e interiore che funziona sempre”. Il potere di una volontà di ferro, capace di snobbare anche l’uso delle gambe.
Alla faccia di Giulia Salemi, modella italo-iraniana di 23 anni, terza classificata a Miss Italia 2014, che sul red carpet di Venezia sfila con abiti decisamente osé e poi cerca di rattoppare: “Non ho mica fatto un film porno, sono solo una povera crista che sta cercando di costruirsi una carriera. Il mio era un look provocatorio, bastava farci una risata”.
Bel rattoppo su un abito pressoché inesistente. Se per costruirsi una carriera bisogna scendere tanto in basso, non vedo proprio come ci si possa fare una risata. Direi che la starlet non ha rattoppato ma toppato.