CHI IMMAGINAVA DIVENTASSE UN RELIGIOSO?
“Aveva sortito da natura un carattere molto vivace, soave, gioviale, insinuante, insieme risoluto e generoso. E questo, come ho osservato, gli giovò assai nell’esercizio delle virtù». Con queste parole il padre Norberto – direttore spirituale del nostro giovane santo – ne descriverà la personalità durante i processi canonici. Da fanciullo è l’anima dei giochi e delle scorribande del gruppo (di amici o di fratelli): è sempre in prima fila, anche quando si combina qualche marachella. Curioso e vispo come tutti i bambini, con i suoi compagni sente dire che una bambina ha sei dita nella mano destra, e loro aspettano […]
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