CESSIONE DEL QUINTO

economia & finanza
By Bruno Scarano
Pubblicato il 6 Dicembre 2017

La Cessione del Quinto dello stipendio o della pensione (Cqs) è uno strumento di finanziamento a tasso fisso con rimborso a rate costanti collegato allo stipendio o alla pensione. Si chiama così proprio perché deve il suo nome allo stretto collegamento tra stipendio e/o pensione e modalità di rimborso del finanziamento. Infatti, la rata, è trattenuta ogni mese dalla busta paga e corrisposta all’istituto bancario che ha erogato il prestito. Questo avviene poiché il cliente cede volontariamente, alla banca (o alla finanziaria), una parte predefinita dello stipendio o della pensione fino alla totale estinzione del finanziamento. La Cessione del quinto, utilizzata per bisogni personali e della propria famiglia, rientra come operazione nel perimetro del “credito al consumo” e per cui come tale tutela il consumatore con specifici diritti in materia di trasparenza bancaria al fine di assicurare una scelta consapevole.

La somma che è addebitata come rata non può essere superiore a un “quinto” dello stipendio netto o della pensione netta. Tale finanziamento può essere richiesto sia dai dipendenti pubblici/statali e sia dai dipendenti di aziende private, compresi i lavoratori “a termine” e quelli “parasubordinati”. Inoltre, può essere richiesto altresì dai pensionati e in tal caso si parla di “cessione del quinto della pensione”.

Come la maggior parte dei prestiti, anche la cessione del quinto può essere offerta da banche e società finanziarie, direttamente o per mezzo di agenti in attività finanziaria o mediatori creditizi, con i quali hanno accordi di collaborazione. In tal caso è importante assicurarsi che i costi illustrati siano comprensivi di tutte le spese previste (anche di quelle di mediazione) e che le informazioni rilasciate siano chiare e complete.

Il consumatore ha diritto di ricevere, prima della conclusione del contratto, un foglio denominato Informazioni Europee di base sul Credito ai Consumatori che riporta tutte le informazioni sul finanziamento, dalle caratteristiche tecniche del prodotto ai suoi costi. Ragion per cui, leggere attentamente il documento prima di firmarlo in bianco.

La cessione del quinto è assistita da garanzie obbligatorie previste per legge, quali la polizza assicurativa per il rischio vita e il rischio impiego, che tutelano il cliente e il finanziatore nel caso di morte o di perdita del lavoro. A seguito di nuove normative introdotte in tema assicurativo, oggi le banche hanno importanti obblighi in materia. Alcune scelgono di farsi carico del costo dell’assicurazione obbligatoria.

Ai fini del confronto fra i finanziamenti offerti dai diversi intermediari (banche e finanziarie) è necessario verificare il tasso annuo effettivo globale (Taeg). È importante valutare se l’importo della rata sia sostenibile in considerazione del proprio budget familiare e degli altri impegni di pagamento mensili quali affitto, bollette ed eventuali altre rate.

È rinnovabile? Sì, nei seguenti casi:

  • Sia decorso un limite minimo di tempo pari ai 2/5 dell’intera durata del prestito iniziale (così, ad esempio se il prestito ha la durata di 5 anni, non può essere concesso il rinnovo prima di 2 anni), in altre parole il cliente abbia rimborsato almeno il 40% del numero delle rate previste;
  • Si stia rinnovando un’operazione di durate pari o inferiore a 60 mesi con una di durata pari a 120 mesi, purché contratta per la prima volta.

Come tutti i finanziamenti, esiste la possibilità dell’estinzione anticipata. Il consumatore ha il diritto di restituire in anticipo il prestito versando al finanziatore il capitale residuo, gli interessi e gli altri oneri maturati fino a quel momento. Tuttavia l’estinzione anticipata comporta delle penali in funzione del debito residuo e del momento di estinzione (1% se l’estinzione avviene in caso di durata residua del contratto superiore a un anno; 0,5% in caso di durate residue pari o inferiore a un anno). La penale non è dovuta in caso di debito residuo pari o inferiore a 10.000 euro. È buona norma, informarsi sul soggetto che paga il costo dell’assicurazione (finanziatore o cliente). Laddove tale costo fosse a carico del consumatore è importante controllare, al momento della scelta, che tale importo sia compreso nel costo effettivo del finanziamento e quindi nel Taeg Tale attenzione va posta soprattutto nel caso di cessione del quinto della pensione, dove tali costi possono essere particolarmente onerosi vista l’incidenza della copertura assicurativa legata all’età avanzata.

Il consumatore ha il diritto di recesso e cioè la facoltà di “ripensamento” di interrompere il contratto di finanziamento senza il consenso della banca o dell’intermediario finanziario erogante. È senza penali e senza obbligo di fornire spiegazioni. Tale facoltà può essere esercitata entro e non oltre 14 giorni dalla firma del contratto, inviando all’ente erogante una comunicazione secondo quanto indicato nel contratto. Il diritto di recesso va comunicato formalmente al finanziatore e se il finanziamento è già stato erogato, si hanno 30 giorni di tempo, dall’invio della comunicazione, per restituire capitale e interessi maturati sino al momento della restituzione e calcolati secondo quanto previsto dal contratto.

Il cliente deve inoltre rimborsare al finanziatore l’imposta sostitutiva da questi corrisposta al datore di lavoro/ente pensionistico. Si rammenta che a tutela dei consumatori, nel caso vi fossero criticità nell’iter del processo di finanziamento è pur sempre prevista la procedura del reclamo. Infatti, il consumatore trascorsi 30 giorni dal reclamo stesso, può rivolgersi, all’Arbitro bancario finanziario (Abf).

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