Al calcio italiano non mancano, né poteva essere diversamente, le fibrillazioni. È in pieno svolgimento – e con esiti finali di difficile individuazione – il risvolto legale, sanzionatorio in termini sportivi, economico, finanziario e sociale di quello che possiamo identificare come il terremoto Juventus, non unicum nel panorama calcistico europeo se anche il Manchester City è stato deferito un paio di mesi or sono dalla Premier League per una serie di presunte violazioni di carattere finanziario, essendo finiti nel mirino nove bilanci, dal 2009-10 al 2017-18.
È appena il caso di evidenziare come non sia il calcio ad attrarre le irregolarità, ma quanti individuano nel calcio, e nel suo vorticoso giro economico, la possibilità di illeciti. Nel caso dei Citizens rischiano una penalizzazione di punti e anche l’esclusione dal campionato a seguito degli esiti di un’inchiesta durata quasi cinque anni che ha preso le mosse dal caso delle sponsorizzazioni gonfiate con entità degli Emirati Arabi Uniti, cioè dello stesso territorio di provenienza della proprietà del club, che fa parte della rete globale City Football Group di proprietà dello sceicco Mansour.