VOLONTARI IN… TANZANIA e BULGARIA

estate in missione
By redazione Eco
Pubblicato il 30 Settembre 2015

(in Tanzania) Gli angeli sanno come sfiorare le nubi del cielo per farci svegliare nei sogni nascosti dell’ultima alba. Incontri imbevuti di noi e di esperienze passate tracciavano la via verso un incontro impensabile per chi non aveva mai baciato l’incredibile terra d’Africa, mentre una polvere rossa stuzzicava il ricordo e l’affetto di chi l’aveva vissuta. Siamo partiti così, una voglia comune di testimoniare a noi stessi un sogno nascosto nell’ombra, davanti alle apparenze e alle illusioni che il mondo ci trasmette, superando gli ostacoli e il terrore costruito dal potere.

Dopo gli affanni e le tempeste quotidiane, gli anelli della catena che stavamo costruendo diventavano sempre più saldi, così le nostre valigie piene di speranza e promesse hanno preso il volo imprimendo a ognuno di noi il nostro carattere. Camminando nei villaggi di Itiso, Vejula, non sei mai solo, in distese impercettibili, la vita prende vita, paesaggi senza confini prendono forma in tutti i suoi colori, animali e persone corrono verso il tramonto prima che l’acqua spegni la sete… e tutto scompare davanti a un bimbo che gioca nonostante la morte. Ho conosciuto occhi che parlano e sorrisi che vedono, ricchezze di un tesoro che nonostante tutto io non ho, spero che il tempo che sarà coprirà l’anima per custodire questo servizio come se fosse l’inizio di ogni giorno ricordando tutti i volti e le fatiche svolte dai passionisti e le suore presenti nelle missioni.

Emozionati nel vedere bambini e adulti usufruire delle opere realizzate grazie ai vostri contributi, vogliamo gridare insieme che costruire pozzi d’acqua, ospedali, scuole, pannelli fotovoltaici sono imprese possibili dove sembra impossibile, basta crederci come ci ha creduto padre Dino in oltre trent’anni di missione in terra d’Africa, come ci crede padre Daniele che da tempo organizza e cura i nostri viaggi e come ci abbiamo creduto noi che non siamo eroi o custodi di vere verità ma fragili ragazzi spaventati dalle comodità. Non abbiamo dato e lasciato niente di noi, solo caramelle zuccherate per far festa insieme a balli polverosi. Ora siamo solo malati di gioia, grazie ai loro sorrisi, alla loro voglia di vivere e al loro mondo fantastico. Grazie Tanzania per questo magnifico regalo. I ragazzi di alcuni giorni fa sono tornati, non hanno paura e non sanno sfidare le nubi del cielo… ma conoscono gli angeli. Grazie ragazzi, ricordate che chi muore per amore non muore mai. (Ascanio Maccione)

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(in Bulgaria) Non è facile raccontare e descrivere queste giornate. Anche se quello che si vive in prima persona è forte e lascia un segno indelebile nel cuore è difficile dare parole a tutte le emozioni per trasmettere e comunicare gli attimi vissuti. “Ciascuno viva secondo la grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri, come buoni amministratori di una multiforme grazia di Dio”. Questi versetti tratti dalla prima lettera di Pietro racchiudono il grande significato di questa stupenda esperienza: donarsi agli altri e metterci a servizio, soprattutto dei più piccoli, quei talenti che Dio ci ha dato.

Donando noi stessi agli altri non si torna mai a casa vuoti: i bambini ci hanno regalato i loro sorrisi, gli abbracci, l’affetto, la gioia di stupirsi e di essere felici delle piccole cose; siamo tornati a casa con una valigia carica di meraviglie ed emozioni. Nei 5 giorni passati a Svistov abbiamo vissuto giornate piene ed intense a contatto con loro, condividendo i momenti dei pasti a cominciare dalla colazione e salutandoci solo nell’ora della buona notte, abbiamo preparato per loro giochi, attività creative e laboratori sportivi. Questi bambini hanno ricambiato il nostro impegno mostrandoci la voglia di stare con noi e la bellezza di divertirsi con poco anche con semplici giochi.

Nella seconda settimana ci siamo trasferiti ad Oresh dove, ospitati dalla generosità e dalla simpatia di Padre Enzo, abbiamo trascorso bei momenti di condivisione nella quale si è rafforzata l’amicizia e la collaborazione del gruppo. In queste giornate ci siamo dedicati anche a lavori manuali di risistemazione e pulizia della chiesa, mentre nel pomeriggio abbiamo incontrato i bambini e le catechiste della parrocchia con cui abbiamo svolto giochi e attività.

I posti visitati e le persone incontrate non sono stati solo questi: a Svistov siamo stati accolti da padre Patrik e le suore Francesca, Maria e Agnese; a Malchika abbiamo incontrato padre Remo con il quale abbiamo avuto il piacere di condividere la gioia del suo compleanno; a Ruse con i bambini dell’asilo, con padre Valter e il nostro caro padre Salvatore abbiamo trascorso una piacevole giornata in piscina.

Le nostre giornate sono state accompagnate dalla preghiera e dalla messa quotidiana, guidate da padre Aurelio e dalle meravigliose suore Luigina e Marianna che ci hanno ascoltato e sostenuto anche nei momenti più difficili. Ringrazio tutti, anche gli altri compagni di viaggio (Barbara, Federica, Nancy, Emmanuele e Angela), perché sono stati un dono prezioso, hanno saputo mettersi in gioco, dando tutto quello che di bello hanno. (Federica Vittorini)

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