La regione propone una variegata offerta di gustosi piatti realizzati utilizzando ovini di ogni età e di ottima qualità, dall’ agnello cace e ove a quello al cotturo. Numerose anche le funzioni liturgiche, le processioni e le rievocazioni.
Alla magra Quaresima, dove lo spirito si ritempra anche grazie alla mortificazione del corpo, segue la Pasqua. Momento di intensa gioia e occasione per riproporre ricette a base di carne. Simbolicamente l’Agnello di Dio, Gesù Cristo immolato sulla croce e risorto viene festeggiato dappertutto portando in tavola carne di agnello.
L’Abruzzo, in passato popolo di pastori, ha una variegata offerta di gustosi piatti realizzati utilizzando ovini di ogni età e di ottima qualità, per via dei pascoli d’altura e biodiversità ineguagliabile che dà sapore alle carni, poi esaltate attraverso condimenti appropriati e modalità di cottura di antica tradizione. Meritano una citazione agnello cace e ove, agnello e peperoni, agnello al cotturo, agnello brucia lingua
A Teramo e provincia il palato si delizia con le mazzarelle alla teramana, involtini di interiora di agnello rivestiti con foglie di indivia. La preparazione, piuttosto laboriosa, inizia con il taglio nel senso della lunghezza delle budella e accurato lavaggio delle stesse mediante acqua e farina, divenute chiare si provvede al risciacquo in acqua e aceto. A questo punto si lavora la coratella realizzando con le diverse parti (polmoni, cuore, fegato, animelle), già sciacquate e salate, listelli spessi e lunghi non più di un dito. Le interiora, condite con agli e cipolle freschi, indivia e prezzemolo, si avvolgono prima in foglie di indivia e poi nelle budella e con le stesse legati. L’involtino, una volta scolato, si pone in cottura impiegando un tegame con acqua e olio, ad assorbimento/evaporazione avvenuta si aggiunge mezzo bicchiere di acqua e vino bianco. A cottura ultimata le mazzarelle vengono speziate con maggiorana e pepe e vanno consumate ben calde.
Nella zona pedemontana della provincia di Chieti troviamo una variazione sul tema: i turcinelli, budelline di agnello tagliuzzate e amalgamate con peperone secco dolce, aglio, prezzemolo, sale e pepe. Alla rizza, membrana dello stomaco d’agnello, tagliata a piccoli fazzoletti, il compito di avvolgere il ripieno, gli involtini vengono poi legati con un budellino intero e conditi con pomodoro o patate, oppure in bianco. Per la cottura la scelta è tra tegame, forno o coppo.
La gastronomia della provincia di L’Aquila a sua volta propone il marro, la materia prima sono ancora l’interiora di ovino giovane (agnello o capretto). Utilizzati: polmoni e fegato nero, lavati bene e tagliati a tocchetti, lardo di maiale in fettine sottili, rosmarino, alloro, aglio (tritati) e pepe. Sarà la rizza tagliata a fazzoletti (15-18 cm di lunghezza) a fare da contenitore a forma di cilindro per tutti gli ingredienti e i budelli a fungere da legacci per chiudere il grosso involtino, saporito ed energetico che un tempo veniva cotto alla brace di faggio.
Le stesse popolazioni a cui si devono le prelibatezze sopra riportate festeggiano la Santa Pasqua non solo a tavola ma anche nelle chiese, nelle vie e nelle piazze, con funzioni liturgiche, processioni e rievocazioni. A Teramo si svolge una delle più antiche processioni della settimana santa, “La Desolata” antichissima e commovente processione antelucana del Venerdì Santo che rievoca l’angoscioso peregrinare della Vergine Maria alla ricerca del Figlio condannato a morte. A L’Aquila si svolge, con molta partecipazione di popolo, la processione del Venerdì Santo dove il Cristo Morto è accompagnato dai simulacri realizzati dall’artista Remo Brindisi. Ad Orsogna (CH) il Martedì dell’Angelo si celebra la festa della Madonna del Rifugio, più comunemente conosciuta come la “Festa dei Talami” (dal 2011 Patrimonio d’Italia per la tradizione) con una spettacolare sfilata di sette carri allestiti con sacre effigi ispirati a scene bibliche, straordinario connubio di teatro e devozione popolare.
Gli abruzzesi sono fedeli custodi di tradizioni culinarie e religiose che favoriscono il benessere fisico e spirituale.