OCCORRE UN PATTO ETICO

By Rosario Trefiletti
Pubblicato il 1 Febbraio 2022

Durante questi terribili mesi di pandemia il Paese è stato caratterizzato fortemente da interventi di solidarietà sia da parte di singole persone, sia dalle istituzioni, tramite interventi governativi per decine di miliardi. Senza dimenticare, però, l’importante attività svolta da tante associazioni presenti sul territorio che si sono prodigate in tal senso. La solidarietà, lo sappiamo, è uno dei valori più importanti e qualificanti della convivenza sociale e civile di ogni paese ed è per questo un valore essenziale che va perseguito e auspicabilmente ampliato sempre di più. Anche prima di questa gravità sanitaria tale valore è stato molto praticato, basti pensare ai servizi relativi alla scuola e alla sanità, all’assistenza per milioni di pensionati senza o con pochissimi contributi, nonché al recente Reddito di Cittadinanza per i senza lavoro.

In questi mesi, inoltre, la solidarietà istituzionale è stata fortissimamente ampliata con motivazioni, molto giuste, che condividiamo, per il sostegno al reddito a fasce importanti della popolazione e di svariate attività professionali sia individuali che collettive relativamente alle attività economiche del Paese contratte da chiusure e da mancanza della domanda del mercato. Anche qui basti pensare a quanto messo in campo per la cassa integrazione in deroga per le piccolissime imprese o aiuti individuali in molte attività professionali e commerciali. Tutto ciò è costato decine di miliardi di euro, sostenute dalla fiscalità generale. E non vorremmo che tutto questo fosse frenato dalla impossibilità di continuare su questa strada molto costosa che comporterebbe indebitamento progressivo con ricadute inevitabili sulle future generazioni. Da ciò la considerazione che il sistema non potrà reggere a lungo con una evasione fiscale che nel nostro Paese si è oramai attestata attorno ai 150 miliardi annui e la continua esportazione di capitali attraverso l’apertura di conti correnti e di depositi esteri, che assommano a centinaia di migliaia, da parte di cittadini e di imprese italiane. E allora, anche se ciò avrebbe dovuto essere la parola d’ordine ancor prima della ricadute economiche negative che la pandemia ha prodotto, oggi più che mai serve la definizione di un Patto etico nazionale in cui tutti, ma proprio tutti, si impegnino a pagare le tasse dovute ed al tempo stesso ci sia la volontà concreta di eliminare da parte delle istituzioni, a tutti i livelli, sprechi e duplicazioni ancora presenti nei vari settori e comparti economici ed amministrativi, che fanno aumentare fortemente la spesa collettiva sulla fiscalità generale.

Ecco perché si ritiene assolutamente importante che ogni cittadino, ogni impresa, ogni istituzione agisca in maniera corretta e ubbidiente alle leggi versando quanto dovuto, senza dimenticare che qualora ciò non avvenisse, non solo non si potrebbe più sostenere l’intervento solidale, ma neanche ottenere l’abbattimento della pressione fiscale oggi esistente. In tal senso abbiamo visto anche le prime mosse dell’attuale Governo, anche se non del tutto condivisibili in quanto premiano redditi medio alti rispetto a quelli dei meno abbienti. Ecco, allora, che la richiesta da indirizzare a tutte le forze e alle organizzazioni sociali e civili, è quella di istituire un Patto etico nazionale per raggiungere l’obiettivo che abbiamo sopracitato. Questo appello e questa attività dovranno essere nelle prossime settimane messi in campo concretamente anche con momenti organizzativi e comunicativi funzionali a queste importanti e necessarie esigenze. Per i cittadini e per il Paese intero.

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