NUOVI COMUNI 

Da fusioni per incorporazione e da fusioni mediante costituzione di un nuovo ente stanno nascendo nelle Marche nuovi comuni che, superata la fase dubitativa iniziale legata all’autonomia decisionale, hanno compreso che, uniti e più grandi, riescono a divenire più forti dal punto di vista finanziario. Ciò a vantaggio di una migliore efficienza dei servizi oltre che contare su una opportunità di accesso a contributi pubblici da destinare a investimenti per lo sviluppo sociale ed economico della collettività amministrata. Il buon esempio è venuto dal nord-ovest della regione che si è dimostrata la più sollecita nel prendere la decisione. Sono così nati il comune di Trecastelli formato da Castel Colonna-Monterado-Ripe in provincia di Ancona e quello di Vallefoglia, nel pesarese, che coagula le località di Sant’Angelo in Lizzola e Colbordolo. A questi se ne aggiungeranno altri due dai nomi evocativi: Colli  Rovereschi e Cittanuova al Metauro. A comporre il primo sono i comuni di Barchi-Orciano-Piagge-San Giorgio di Pesaro; nel secondo confluiscono Montemaggiore al Metauro-Saltara-Serrungarina. Entrambi saranno operativi dal prossimo gennaio. Altre unioni riguardano Pievebovigliana e Fiordimonte, Monte Vidon Combatte-Falerone-Montappone, Fiastra ed Acquacanina, Comunanza e Palmiano, Senigallia e Morro d’Alba. Bocciate, attraverso referendum, le fusioni tra Pesaro e Mombaroccio, Urbino e Tavoleto, Maiolati Spontini e Rosora, Tolentino e Camporotondo di Fiastrone e il nuovo ente locale tra Belforte all’Isauro, Lunano e Piandimeleto.