LIBERA PUPAZZERIA

By Umberto Braccili
Pubblicato il 17 Maggio 2021

Come tutti non vedono l’ora di ripartire loro che possono essere definiti “artisti di strada”. Dietro il lavoro c’è un profondo studio per qualcosa che da sempre è attribuito al nostro Abruzzo: le pupazze. Veri e propri manichini di carta pesta poi dipinti con “improbabili” visi. Tutto ciò “condito” dalle “miccette” che nella notte, all’interno dell’aia illuminano qualcosa che piace a vecchi e bambini. Le pupazze hanno un’anima. Silvia Di Gregorio “francese” di Roio Piano indossa quel capolavoro in cartapesta, dando loro un’anima. “Prima del Covid avevamo coinvolto quasi tutti qui a Roio Piano – ci dice – laboratori curati dal mio compagno Massimo Piunti dove i bambini apprendevano l’arte di realizzare pupazze. E poi incontri con gli anziani che hanno in pratica fatto la sceneggiatura di un racconto con musica e balli che speriamo presto di presentare”.

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