IL PAESE DELLA CUCCAGNA

By Stefano Pallotta
Pubblicato il 4 Ottobre 2022

Il mondo è bello perché è vario, se non ci fossero i truffatori. Ma soprattutto se non ci fossero i creduloni. Quelli che fedeisticamente si aggrappano alla possibilità di una vita da paese della Cuccagna. Senza tasse (o solo limitatamente al 5%), senza burocrazia, senza obblighi vaccinali, cartelle esattoriali, tasse di successione. Se esistesse veramente un paese con queste prerogative chi non aderirebbe alla modica somma di mille euro? C’è un però. Si dà il caso che è uno Stato che potrebbe prendere forma solo dalla fantasiosa penna di un Buzzati o da sonnamboliche peregrinazioni notturne di individui che, avendone piene le scatole delle angustie quotidiane, proiettano la fattualità in meta-mondi immaginari. Un po’ come coloro (e sono molti) che giocano al fantacalcio o che creano avatar digitali per seconde vite evitando accuratamente di ricalcare le orme di una vita reale che grandi soddisfazioni non ha offerto. Ma pur sempre di fuga dal mondo reale si tratta.

Insomma, si gioca con la fantasia. Finché non arriva qualcuno che, munito di tutto l’armamentario che siamo abituati a conoscere nella fattualità (passaporti diplomatici, patente di guida internazionali, carte d’identità diplomatiche) ti offre la possibilità, alla modica cifra oscillante tra i 200 e 1000 euro, di realizzare concretamente il sogno di una vita. È uno scherzo. No, è una truffa. E in settecento cittadini italiani ci sono cascati. Hanno creduto che il paese del Bengodi avesse la forma e il nome di uno “Stato Sovrano Antartico di San Giorgio”, con relativi uffici di rappresentanza in quasi tutti le regioni italiane, compreso l’Abruzzo. Un po’come, la Repubblica di San Marino, o il Principato di Andorra, se non addirittura il Principato di Monaco o lo Stato di Tuvalu (26 chilometri quadrati in tutto tra Australia e le isole Hawaii). D’accordo ma in Antartide ci sono solo i pinguini e ghiaccio. Non ha importanza il luogo, sottolineano i proponenti l’affare, perché si tratta comunque di uno Stato dotato di un’autonoma sovranità e di connessi privilegi in forza del Trattato Antartico del 1959. In effetti il trattato esiste, ma esiste anche un articolo dello stesso che vieta la possibilità alle nazioni che lo hanno sottoscritto di rivendicare sovranità territoriali. Una piccola ricerca in rete avrebbe immediatamente messo in mutande i “rappresentanti diplomatici” del fantomatico stato di San Giorgio. E a conferma della saggezza popolare che vuole che le ciambelle non riescono tutte bene, la polizia di Catanzaro ha ricostruito la catena “diplomatica” dello stato di San Giorgio e arrestato i presunti autori della truffa. Alcuni di loro al di sopra di ogni sospetto: un ex generale della Guardia di Finanza, un ex maresciallo dei carabinieri, un commercialista e un medico no vax, entrambi di Teramo. Sono riusciti a racimolare, ai danni dei privilegiati e felici “cittadini antartici, la somma di 400 mila euro. Nemmeno tanto per un’organizzazione che aveva messo in piedi una serie di finte istituzioni con l’obiettivo di rendere credibile l’esistenza dello Stato: Gazzetta ufficiale, documenti di identità, documenti diplomatici contraffatti, vendita di terreni in Antartide con tanto di titolo nobiliare.

Che delusione. Bisogna aspettare tempi migliori per trasferirci, come il Calandrino del Boccaccio, nel Paese del Bengodi.

st.pallotta@gmail.com

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