COSA INSEGNA LA CHIESA SULLA INSEMINAZIONE ARTIFICIALE?

By Carlo Baldini
Pubblicato il 30 Dicembre 2013

Caro padre, si moltiplicano i casi di fecondazione e inseminazione artificiali sia omologhe che eterologhe. So che l’insegnamento della chiesa in proposito è di non accettazione dei due metodi. Esistono dei casi che sono tollerati e non viste come immorali? Maria (Lanciano)

È bene subito precisare che per inseminazione artificiale si intende l’intervento medico mediante il quale si introduce il seme nell’organismo femminile, in maniera artificiale al fine di produrre la fecondazione. Se il seme è del marito l’inseminazione è omologa, se è di un uomo qualsiasi l’inseminazione è eterologa. Questa tecnica esclude l’atto sessuale. Per la chiesa il principio guida per un’adeguata valutazione morale è la connessione tra procreazione e atto coniugale. Cosa che viene a mancare nelle due tecniche sopra ricordate. Le due tecniche non sono ammesse perché ambedue dissociano il dono della vita dall’atto coniugale che è atto di amore, e lo collocano nell’ambito della tecnica. Per quanto attiene l’inseminazione eterologa non sussistono deroghe, mentre per quella omologa è necessario distinguere tra una tecnica che aiuta l’atto coniugale e uno che lo sostituisce. La chiesa insegna che se “il mezzo tecnico facilita l’atto coniugale o l’aiuta a raggiungere i suoi obiettivi naturali”, per esempio con il prelievo del seme maschile dopo un rapporto sessuale moralmente compiuto, l’inseminazione è lecita. Si esclude, come disordine morale, il prelievo tramite masturbazione perché “manca oggettivamente alla pienezza del significato unitivo dell’atto coniugale” (Donum vitae,II,B,6). In conclusione si può dire che la chiesa ammette con riserva l’inseminazione omologa ed esclude quella eterologa. A fondamento di detta direttiva c’è la salvaguardia della dignità del matrimonio e quella della trasmissione della vita. Questi due valori esigono che l’inseminazione avvenga e sia originata da un atto di amore, che può accadere solo nel matrimonio. Il desiderio legittimo, poi, di avere un figlio farà ricercare ai coniugi i modi moralmente leciti.

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