“Signora, deve ringraziare qualcuno lassù”

La testimonianza di questo mese arriva da Monterotondo, una città alle porte di Roma, che conta molti abruzzesi e dove la devozione al santo è stata sempre forte e per questo fu visitata qualche anno fa dall’urna del santo.

Mi chiamo Anna Ludovici, sono stata devota a san Gabriele fin da bambina: le origini abruzzesi di mio padre e la grande devozione della mia città, Monterotondo, a questo santo hanno impresso nella mia anima un sincero amore verso di lui. Posso testimoniare di aver davvero sperimentato la sua protezione e il suo aiuto in circostanze molto particolari.

Nel 2018 a Monterotondo ci fu un’abbondante nevicata, a partire dal 26 febbraio. Il giorno dopo, 27 febbraio, era la festa di san Gabriele e uscii di casa per delle pratiche urgenti da sbrigare, chiedendo il suo aiuto e la sua protezione. Ricordo che dissi esattamente queste parole: “Oggi è la tua festa, fammi una grazia, decidi tu quale”. Mi trovavo nel cortile di casa, quando scivolai sulla neve e sbattei la testa. “Ehi, ti ho chiesto una grazia e mi ritrovo a terra!!”, dissi proprio ad alta voce, protestando con lui. Andai di corsa al pronto soccorso, perché perdevo sangue dalla ferita, e lì mi medicarono mettendomi dei punti e facendomi una tac che risultò negativa.

Ma le sorprese non erano finite: avevo la pressione altissima, che non si abbassò neanche dopo forti diuretici. Non avevo mai avuto sintomi riguardo all’ipertensione, anzi avevo sempre sofferto di pressione bassa. Mi tennero l’intero giorno in pronto soccorso e verso sera firmai per uscire, perché l’ospedale si stava riempiendo di persone che avevano subito traumi a causa della neve.

L’infermiere che mi aveva accolta e curata mi disse: “Signora, lei deve ringraziare qualcuno lassù per questa caduta, altrimenti, essendo asintomatica, non avrebbe mai scoperto questa forte ipertensione, con tutti i rischi che ne derivano!”. Sorrisi, e guardai il tesserino che l’uomo aveva sulla divisa: si chiamava Gabriele! Risposi, grata a quell’uomo che si era preso cura di me: “Grazie, Gabriele, so a chi devo questa grazia!”.

Il mio medico di famiglia mi confermò le parole dell’infermiere: senza quella caduta, quel taglio e quella visita in ospedale non avrei mai scoperto quel problema di salute e avrei rischiato ben altre più gravi conseguenze! San Gabriele mi ha aiutato con quello che apparentemente era sembrato un problema, ma in realtà si era rivelato provvidenziale per la mia salute.

L'ECO di San Gabriele
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