SERAFINO RAZZI

Frate toscano ma praticamente naturalizzato abruzzese il domenicano.Un vero globetrotter anticipatore di uomini di cultura passati alla storia come Goethe, Gregorovius, Heggeling. Frate Serafino Razzi ha lasciato un documento di grande importanza storico, redatto intorno alla metà del XVI secolo. Il meticoloso lavoro librario aveva come titolo Viaggi in Abruzzo. Per il suo reportage d’epoca partì da Penne, anzi Penna com’era chiamata nel 1574 per arrivare cinque anni dopo a Sulmona attraverso Caramanico, Vasto, Isola del Gran Sasso per poi proseguire nel teramano di oggi. Chiedeva ospitalità nei conventi, appuntava ogni cosa dalle bellezze naturalistiche dagli incontri con i viandanti.

L'ECO di San Gabriele
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