La speranza non avrà mai fine

La seconda giornata del convegno è terminata. Nella mattina si sono susseguite le testimonianze dei rappresentanti delle delegazioni delle città che hanno ospitato le GMG negli anni precedenti. Ma il vero cuore della giornata è stato nel pomeriggio con la grande veglia mariana internazionale presieduta dal Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin.

La veglia è iniziata con l’introduzione della croce e della icona della Sedes Sapientiæ, l’icona che ha accompagnato tante giornate mondiali della gioventù e che il vescovo Leuzzi ha donato al santuario quando è entrato in diocesi.

Quindi si sono realizzati i vari collegamenti. Per ciascuno c’è stato un messaggio di saluto del celebrante principale, e una o due testimonianze di giovani sul loro rapporto con la Madre di Dio.

In ciascuna delle testimonianze è emersa non solo la confidenza nella vergine Maria, ma anche la sensibilità propria di giovani che hanno storie, vite esperienze diverse.

Ma l’elemento ricorrente e più incoraggiante che è emerso dalle testimonianze dei giovani del mdo collegati col santuario di San Gabriele è la speranza. Jeremiah Oliech è uno studente della universalità cattolica dell’Africa orientale in Kenya. Nella sua testimonianza ha sottolineato come l’Africa definita dalla miseria e dalla fame stia scomparendo lasciando il posto ad un’Africa nuova: fatta di laureati, professionisti competenti e lavoratori qualificati. Jeremiah, però, osserva che è la piaga della corruzione ad impedire il rilancio del continente e che ripete: “La nostra speranza è la Chiesa!” e spiega: “La Chiesa che fornisce istruzione, servizi sanitari… e buoni esempi da emulare”.

Anche l’italianissimo Marco, 32 anni, descrive la situazione che vede intorno a sé. Operatore di pastorale giovanile, Marco osserva come ci sia una disaffezione dei giovani cresimandi rispetto alla Chiesa e denuncia l’urgenza di creare spazi di incontro in cui i giovani possano sperimentare quanto è bello (e decisivo per la salvezza) il vangelo di Cristo. E descrive un sogno: quello di giovani che incontrano Cristo, trovano il loro posto nella Chiesa e nel mondo e diventano risorse per il presente.

Il cardinale Parolin, infine, nella sua omelia, ha rivolto ai giovani una esortazione ispirata alla lettera apostolica Christus Vivit di papa Francesco: “Annunciate a tutti che Cristo vive… Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza del mdo. Tutto ciò che Lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita… Lui vive, e ti vuole vivo!”. Il cardinale Parolin ha poi incoraggiato i giovani ad accogliere le sfide del nostro tempo specie sui temi di globalizzazione e ricerca scientifica.

Infine, un riferimento al futuro. Il 2020 è l’anno di un duplice centenario: quello della canonizzazione di san Gabriele e quello della nascita di papa Giovanni Paolo II. A conclusione del suo intervento, il cardinale lega queste due figure: «Gesù è (…) come ci ha ricordato San Giovanni Paolo II nella sua Enciclica “Redemptor Hominis “il centro del cosmo e della storia”. San Gabriele lo ha sperimentato in prima persona: senza il Risorto non si può vivere pienamente la propria esistenza. Aveva cercato in tutti i modi di sfuggirGli, ma alla fine ha dovuto cedere, perché la sua vita era piena solo con Lui, il vivente».

Il cardinale ha quindi benedetto una Croce che gli alpini porteranno sul corno piccolo del Gran Sasso e la prima pietra del “Sentiero dei due santi”, il percorso che unisce il santuario di san Gabriele con quello di san Pietro alla Jenca.

Terminata la celebrazione, sul piazzale erano allestiti stands dei vari movimenti ecclesiali attivi in diocesi e che si occupano di pastorale giovanile, un modo per conoscere carismi e cammini diversi. Il secondo giorno del convegno “Da San Gabriele a San Giovanni Paolo II. Le GMG nella vita della Chiesa e del mondo” si è chiuso col concerto dei One Hope.

Domenica i lavori riprenderanno alle 9,00 e si parlerà di Lisbona 2022 col professor Roberto Valloni dell’Università di Chieti-Pescara, e don Massimo Balloni, direttore dell’ufficio diocesano di pastorale giovanile. Alle 11,00 la messa conclusiva del convegno presieduta dal vescovo monsignor Lorenzo Leuzzi.

DOCUMENTI SCARICABILI
Guida completa veglia internazionale
Testimonianze dai paesi collegati
OMELIA del cardinale

L'ECO di San Gabriele
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