Era il 22 novembre 1720 quando un giovane Paolo della Croce indossava l’abito da eremita mosso dall’ispirazione di essere chiamato da Dio a qualcosa di grande. La sera di quello stesso giorno avrebbe intrapreso un ritiro di 40 giorni culminati con la prima stesura di una nuova regola. La strada era tracciata: Paolo avrebbe fondato una nuova famiglia religiosa che avesse una particolare attenzione alla Passione di Gesù.
Li avrebbe chiamati i Chierici Scalzi della Santissima Croce e Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, ma ben presto divennero per tutti semplicemente i “passionisti”.
Sono passati 300 anni da quando il fondatore scelse di seguire risolutamente la sua vocazione, e la congregazione celebra questo giubileo in tutto il mondo grazie ad una “icona pellegrina” studiata e voluta dalla curia generale perché visitando ogni comunità nel mondo desse insieme il segno della festa e quello della comunione.
L’icona, che ha già visitato le Americhe e il nord Europa, e dopo Italia partirà verso Africa e Asia, si trova ora presso il Santuario di San Gabriele dove rimarrà fino al 1 ottobre. Per l’occasione la comunità ha fissato la propria messa comunitaria alle ore 18,00 e a partecipare sono ogni volta gruppi diversi. La prima sera ci sono stati gli Amici di Gesù Crocifisso, la seconda gli Amici di San Gabriele, domenica i volontari di Unitalsi e Associazione Nazionale dei Carabinieri, oggi le Suore Passioniste della regione Abruzzo, e altri gruppi verranno nei prossimi giorni.
A rendere uniche queste celebrazioni, sempre all’insegna del santo fondatore, una liturgia studiata appositamente dal padre Dario Di Giosia, superiore locale, in cui sviscerare di Gratitudine, Profezia e Sapienza, emersi nel corso dell’ultimo capitolo generale della congregazione.
L’icona, al cui centro ci sono il Cristo Crocifisso, la Vergine Addolorata (patrona della congregazione) e san Paolo della Croce, ha due tavole laterali sulle quali sono rappresentati alcuni dei santi più rappresentativi della congregazione: santa Gemma Galgani (laica), il beato Isidoro di San Giuseppe (religioso fratello), San Gabriele (chierico, studente di teologia) e il beato Domenico della Madre di Dio (sacerdote e missionario tra gli anglicani).
|
|