I VATTATORI

Oggi la tecnologia è sempre più sofisticata e quindi certi ricordi, chiari nelle menti dei più anziani, possono essere rivissuti o su qualche libro o in un museo, in questo caso di civiltà contadina. Luigi Braccili descriveva così un protagonista fondamentale della mietitura di una volta: “Lu vattatore doveva battere con un attrezzo rudimentale i covoni per staccare il grano dalle spighe. Il grano poi rimaneva nell’aia. L’attrezzo era composto da un palo lungo un paio di metri e di una decina di centimetri di circonferenza alla cui estremità veniva legato, con una robusta cordicella, un altro paletto di trenta centimetri”.

L'ECO di San Gabriele
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