Il mese di giugno, in particolare sabato 14, è una data importante per i consumatori. Entra infatti in vigore nel nostro paese la direttiva consumatori che attribuisce loro maggiori tutele in caso di contratti negoziati fuori dai locali commerciali (ad esempio vendita porta a porta, eccetera) e i contratti a distanza (ad esempio, online), andando a modificare gli articoli da 45 a 67 del codice del consumo. Gli aspetti sottoposti ad aggiornamenti sono stati i seguenti:
Fase precontrattuale Dal 14 giugno scatta l’obbligo per i professionisti di fornire al consumatore informazioni chiare e comprensibili sul contratto compresi l’esistenza della garanzia legale e un modello tipo per esercitare il diritto di recesso.
Diritto di recesso Passa da 10 a 14 giorni che diventano 1 anno e 14 giorni in caso di omessa informazione sul diritto di recesso. Esso può essere esercitato tramite il modello tipo oppure presentando una qualsiasi altra dichiarazione in cui si dichiari in maniera esplicita la propria volontà di recedere. Restituzione del bene
Il consumatore può restituire il bene deteriorato, ma risponde della diminuzione di valore dello stesso. Nel caso di spedizione del bene, il professionista risponde di perdita e di danneggiamento fino a quando il consumatore non entra in possesso del bene. A questo punto il rischio si trasferisce al consumatore a meno che egli non abbia scelto un vettore diverso da quello del professionista. Per il pagamento con bancomat o carta di credito e per le linee telefoniche dedicate a disposizione del consumatore vige il divieto di spese aggiuntive.
Contratti conclusi via telefono Perché sia effettivamente valido è necessaria la firma del consumatore.