Per ricordare chi partecipò alla formazione dell’Abruzzo prendo spunto quasi sempre dai tanti libri scritti da mio padre “Gigino”. Questa volta parlo di una grande persona che ho conosciuto e apprezzato personalmente. Attilio Cecchini oggi avrebbe 100 anni. Un avvocato dal cuore grande che, quando la battaglia era giusta, prestava il suo sapere gratuitamente. Successe per il delitto di Balsorano quando Michele Perruzza fu accusato dell’omicidio della giovanissima nipotina. Seguii quel processo che si chiuse con la condanna dell’uomo ma ritengo che l’avvocato Cecchini avesse ragione nel cercare di imporre le tesi difensive. A mio avviso, seguendo i ragionamenti del professionista legale, il caso Balsorano può rientrare in quelli dove la giustizia ha sbagliato. Cecchini, negli anni 50, denunciando i soprusi del regime venezuelano fu citato, pensate, anche da premio Nobel Gabriel Garcia Marquez per la lucidità di analisi della drammatica situazione. Da giornalista e non da avvocato mise “a nudo” la scomparsa di sette siciliani avvenuta a Caracas.
Attilio Cecchini, Avvocato-Giornalista
