MANCANO I SOLDI ANCHE PER LE MEDICINE

In Italia dal 2006 al 2013 è aumentata la povertà sanitaria con una media del 97%: in pratica, la crisi economica ha ridotto la capacità dei cittadini di acquistare medicinali, anche quelli prescritti dal medico di famiglia. Accanto alla diminuzione della capacità di acquistare alimenti, vestiario e altro genere di consumo, oggi le famiglie sono in difficoltà anche per procurarsi medicine. È quanto emerge dal rapporto realizzato dalla fondazione Banco farmaceutico onlus e dalla Caritas italiana.

Entrambi gli enti hanno raccolto i dati per sette anni, durante i quali grazie alla giornata nazionale di Raccolta del farmaco hanno potuto distribuire a chi ne fa richiesta dei medicinali. La comunità di Sant’Egidio, le caritas diocesane, il centro Astalli sono realtà che quotidianamente raccolgono il disagio sociale che colpisce le famiglie numerose, gli anziani con le pensioni minime, gli immigrati spesso irregolari. La Caritas italiana, poi, con i 336 centri d’ascolto attivi in 45 diocesi, ha incrociato i propri dati: in termini percentuali, in tre anni l’aumento delle richieste di farmaci è stato del 57%. A dover stringere di più la cinghia, secondo i dati, sono le coppie senza figli con un capofamiglia tra i 35 e i 64 anni. Soffrono relativamente di più le famiglie che vivono nelle regioni meridionali. Le famiglie, quindi, acquistano meno pane e cereali, meno 14,8 per cento tra 2007 e 2011, anno a cui fanno riferimento i dati Istat, per un risparmio di 141 euro l’anno, e hanno ridotto anche le spese per visite mediche, settore in cui si registra un decremento del 25,3 per cento, con 110 euro risparmiati.

Il rapporto del Banco farmaceutico divide i dati in tre sezioni: Italia del nord, del centro e del sud. Nell’Italia del nord nei sette anni analizzati dal dossier, la povertà sanitaria è cresciuta del 71,91% passando da una richiesta dagli enti assistenziali di 255.783 confezioni di medicinali agli attuali 439.719. In un contesto di crescita del disagio bisogna registrare anche un incremento dei farmaci donati passando dalle 192.490 confezioni del 2006 alle 255.338 del 2013 (fino al mese di luglio compreso).

Cresce la povertà, ma aumenta al nord anche la solidarietà di chi decide di donare un farmaco a chi non se lo può permettere. Al centro Italia la richiesta di farmaci dal 2006 al 2013 è cresciuta in maniera esponenziale passando dalle 32.718 confezioni del 2006 alle 188.560 del 2013 (fino al mese di luglio compreso). Un incremento percentuale del 476,32%. Anche in questo caso si assiste alla crescita corposa della solidarietà che ha fatto registrare l’incremento dei farmaci donati del 94,24% passando dalle 23.670 confezioni alle attuali 46.034. Al sud Italia e nelle isole la crescita del fabbisogno farmaceutico è cresciuto in maniera contenuta attestandosi attorno al 33,42% nei sette anni presi a campione. Si è passati dalle 91.890 confezioni di farmaci richiesti dagli enti nel 2006 alle 122.600 confezioni del 2013 (fino a luglio compreso). “Sono dati drammatici – afferma don Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana – ma purtroppo in linea con quelli della povertà nel suo complesso. Per invertire la rotta serve un lavoro comune fatto di alleanze e appare sempre più necessario uno sforzo congiunto, che sappia incrementare la capacità di intercettare le varie situazioni di povertà del territorio”.

“È quanto mai urgente – commenta Paolo Gradnik, presidente della fondazione Banco farmaceutico – che la commissione sanità del senato approvi in via definitiva la proposta di legge che consentirebbe la donazione di farmaci da parte delle aziende farmaceutiche”.

Ma non sono solo i dati a confermare questa tendenza: la povertà sanitaria nel nostro paese è una realtà purtroppo solida. Due enti assistenziali che si occupano di assistenza ai poveri, l’Opera San Francesco a Milano e Madian Orizzonti a Torino, presentando il bilancio del 2012 hanno mostrato numeri da record. L’Opera San Francesco, fondata nel 1959 dai cappuccini di Viale Piave a Milano, nel 2012 ha ospitato circa 27mila persone (di cui 13mila “nuovi poveri”) di 135 nazionalità diverse, con un incremento – per quel che riguarda gli italiani – del 23% rispetto all’anno precedente. Le visite mediche sono state 37.290 (156 al giorno) e i farmaci distribuiti 63.018, quando nel 2011 erano stati 52mila. Un dato drammatico riguarda i beneficiari esterni della farmacia dell’Opera, che sono passati da 1.888 nel 2011 a 3.624 nel 2012. Un aumento della richiesta di interventi in Italia è stata registrata anche da Madian Orizzonti, una onlus nata più di 30 anni fa all’interno dell’ordine dei religiosi camilliani della provincia piemontese.

L'ECO di San Gabriele
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