Il ricorso alla chirurgia estetica di giovani e adolescenti
SI COMINCIA CON I “RITOCCHINI”, COME VENGONO CHIAMATI IN GERGO, GIÀ A 15-16 ANNI. MOLTI MEDICI SONO ABUSIVI O COMUNQUE NON IN REGOLA PER EFFETTUARE QUELLI CHE, NON DIMENTICHIAMOLO MAI, SONO INTERVENTI CHIRURGICI A TUTTI GLI EFFETTI
La vicenda di Agata Margaret Spada, la ragazza ventiduenne di Lentini (Siracusa), morta il 4 novembre scorso durante un intervento di chirurgia plastica al naso dopo essere andata in coma in un centro medico abusivo di Roma, ha riacceso i riflettori sul ricorso di adolescenti e giovani alla chirurgia estetica. Un fenomeno che parla di noi, delle nostre debolezze, paure e inquietudini, ed è la rappresentazione, anzi lo specchio, di un pezzo di società alla ricerca della perfezione. Come hanno spiegato gli esperti, non si tratta solo di estetica, è un qualcosa che va ben oltre il semplice desiderio di abbellimento, riguarda un’evoluzione che la società ha avuto negli ultimi anni. Un’evoluzione che è andata verso un appiattimento generale e un’omologazione costante, quasi come se il singolo all’interno della collettività, avesse deciso di svendere la propria identità.
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